JOE HILL

Nel 1902 arriva a Ellis Island, nello Stato di New York, immigrato dalla Svezia, Joel Hillstrom. Pieno di speranze, ben presto deve fare i conti con le dure realtà che attendono i lavoratori stranieri: una lingua da imparare, lavori disgustosi, la povertà regnante nei quartieri dell'Est Side. Joe si guadagna da vivere svolgendo un lavoro modesto in un bar. Con il nome di Joe Hill si mette in viaggio verso l'Ovest. Si lega alla organizzazione dei "Wobblies", idealista e primitiva, composta di operai non specializzati, che lottano per l'unione degli operai di tutto il mondo. Il giovane diffonde le proprie idee mediante canzoni composte da lui stesso. Divenuto un personaggi amato dagli operai subisce arresti e aggressioni brutali. A Salt Lake City organizza uno sciopero di minatori. Ferito da un uomo che l'ha sorpreso con la sua donna, si fa curare da un medico, che però lo denuncia quando viene a sapere che nel frattempo sono stati uccisi un droghiere e suo figlio, a scopo di rapina. Processato dal tribunale dello Stato di Utah in maniera assai tendenziosa, Joe rifiuta l'avvocato inetto, e inutilmente cerca di evidenziare l'inconsistenza dagli indizi apportati come prove della sua colpevolezza; pur sapendo che lo attende la morte, non rivela il nome della donna che costruirebbe un alibi sicuro. Il presidente Woodrow Wilson, ordina di riesaminare il processo. Ma il governatore ignora la missiva e presenzia alla fucilazione. Le sue ceneri vengono inviate a tute le sezioni dell'I.W.W. del mondo.