Interview

Steve Buscemi rifà Theo van Gogh e mette faccia a faccia due disperati in un interno. Quasi perfetta la "diva" Sienna Miller

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USA 2007
Un illustre giornalista che si è sempre occupato di politica sta perdendo la stima dei suoi superiori e, dopo un diverbio con il suo capo, deve accettare suo malgrado l'incarico di andare a intervistare l'attrice protagonista di una celebre soap opera...
SCHEDA FILM

Regia: Steve Buscemi

Attori: Sienna Miller - Katya, Steve Buscemi - Pierre Peters, Michael Buscemi - Robert Peders, Tara Elders - Maggie, Jackson Loo - Theo, Robert Hines - Avvocato, David Schecter - Maitre, Molly Griffiths - Cameriera, Doc Dougherty - Autista, Wayne Wilcox - Attore, Xi Yan - Cacciatore di autografi, James Villemaire - Uomo al ristorante, Katja Schuurman - Donna nella limousine, Jackson Loo - Fan al ristorante, Philippe Vonlanthen - Cacciatore di autografi, Danny Schechter - Esperto di politica, Donna Hanover - Commentatrice, Elizabeth Bracco - Donna al ristorante, Craig 'muMs' Grant - Tassista

Soggetto: Hans Teeuwen, Theodor Holman

Sceneggiatura: David Schechter, Steve Buscemi

Fotografia: Thomas Kist

Musiche: Evan Lurie

Montaggio: Kate Williams (II)

Scenografia: Loren Weeks

Arredamento: Christina Tonkin

Costumi: Victoria Farrell

Durata: 81

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM - SFERICO (1.85:1)

Produzione: STEVE BUSCEMI, GIJS VAN DE WESTELAKEN E BRUCE WEISS PER IRONWORKS PRODUCTIONS, COLUMN PRODUCTIONS

Distribuzione: FANDANGO (2008)

Data uscita: 2008-04-11

NOTE
- PRESENTATO AL 57MO FESTIVAL DI BERLINO (2007) NELLA SEZIONE 'PANORAMA'.

- REMAKE DEL FILM OMONIMO DIRETTO DA THEO VAN GOGH NEL 2003.
CRITICA
"Partita malissimo in un locale alla moda, l'intervista sembra rianimarsi nel lussuoso loft dell'attrice, per poi prendere una piega inaspettata. Ma tra gaffes e ripicche, slanci e ripulse, sotterfugi e rivelazioni, prende corpo un duello combattuto da entrambi a colpi di simulazioni di ogni sorta. Quasi un trattatelo di massmediologia e seduzione, recitato da una coppia efficacissima. Anche se forse troppo impari quanto ad appeal." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 11 aprile 2008)

"Buscemi fa centro su tutti i fronti: riesuma più o meno involontariamente la provocazione tematica politicamente scorretta sull'informazione ideata da Theo van Gogh nella versione originale olandese dell'omonimo film: si gestisce in scena con maestria; coniuga un fluido discorso di messa in scena con un basso budget da vero indipendente. Le allusioni a Van Gogh si sprecano: divertitevi a trovarle." (Davide Turrini, 'Liberazione', 11 aprile 2008)

"Tenerezza, pudore, rabbia, menzogne ed un lento procedere verso la propria verità. Un film di parole mai vane, recitato benissimo e che si consuma in 80minuti senza respiro. Buscemi riesce persino ad essere affascinante. La bellissima Sienna Miller è una Sharon Stone giovane, un'attrice di straordinaria spontaneità, che fa pensare che i due abbiano talvolta improvvisato: sarebbe una bella notizia." (Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 11 aprile 2008)

"'Interview' è girato in sequenza e con tre camere in azione che hanno permesso di acchiappare ogni sfumatura degli attori. Il film in progress ne beneficia molto in un ritmato, cinico incontro di boxe morale, affascinante e interessante soprattutto quando tratta dell'influenza dei media, un rapporto sadomaso da cui né lo spettacolo né la politica oggi possono prescindere." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 11 aprile 2008)

"Piccolo film da camera sulla confusione tra realtà e rappresentazione, oltreché sulle ambivalenze del rapporto con i media e la celebrità, 'Interview' eredita parecchi tic del cinema indipendente americano, terreno di coltura di Buscemi. Però sa trasmettere un notevole senso di credibilità, grazie alle riprese, simultanee e continue, di tre diverse telecamere digitali." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 11 aprile 2008)

"Il film è anche, ovviamente, una riflessione sulla vacuità dei media, grazie al mestiere dei due protagonisti e alla tv perennemente accesa sullo sfondo. Ma non risulta né divertente né particolarmente graffiante, e non lascia a bocca aperta nemmeno per la recitazione. Ci si domanda cosa ne avrebbero fatto un Altman, o un Lumet, e si sente la mancanza di un regista più esperto." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 11 aprile 2008)