IN VIAGGIO CON PIPPO

A GOOFY MOVIE

USA 1996
Il maldestro Pippo, intenzionato a partire per un lungo viaggio di pesca, porta con sé il recalcitrante figlio adolescente Max. Il ragazzo è timido, pasticcione e sfortunato, oltre che innamorato di Roxanne. Costretto a partire Max mente alla giovane annunciandole di dover andare a Los Angeles dove salirà coraggiosamente alla ribalta, mentre si produce in un concerto il divo del rock Powerline. Purtroppo le vacanze (le stesse con la stessa canna da pesca) che il padre faceva insieme al nonno, significano un estenuante giro da uno degli Stati all'altro, dormendo in tenda e con mille sgradevoli imprevisti. Per Max, una noia anche per il viaggio scomodo. Frattanto Pippo va in estasi nel padiglione di un parco-giochi antiquato, dove si esibisce una malinconica band di opossum. Poi c'è l'incontro con Bigfoot (un orso turbolento) e con il vecchio Pietro (amico di casa), che circola con un camper attrezzatissimo. Per comunicare con il figlio e responsabilizzarlo, Pippo, in vena di fiducia, lo nomina "navigatore" e gli affida l'automobile. Pur di arrivare in tempo a Los Angeles, Max altera la mappa stradale; prende a un bivio la direzione errata, giungendo in un canyon, dove un minaccioso fiume lo travolge insieme al padre. Malgrado questi contrattempi padre e figlio approdano allo stadio del grande concerto. Il coraggioso Max segna al suo attivo due risultati positivi: è riuscito a salire sul palco della gloria, ballando il rock a fianco dello scatenato Powerline (mantenendo così la promessa fatta a Roxanne), oltre che a intendersi finalmente con papà Pippo, conservatore incallito, tuttavia disgelatosi per il gran bene che porta al suo rampollo.
SCHEDA FILM

Regia: Kevin Lima

Soggetto: Jymn Magon

Sceneggiatura: Chris Matheson, Jymn Magon, Brian Pimental

Musiche: Carter Burwell

Montaggio: Gregory Perler

Durata: 78

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Produzione: DAN ROUNDS

Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA

CRITICA
"In viaggio con Pippo" diretto da Kevin Lima, mette in gioco con collaudato mestiere il repertorio dell'animazione disneyana puntando soprattutto sulle iperboliche trasfigurazioni di oggetti e paesaggi. Anche la Walt Disney, si sa, da anni ha aggiornato e innovato le tecniche di animazione con prodigiosi espedienti elettronici, ma si ha la sensazione che "In viaggio con Pippo" è stato affrontato con eccessiva timidezza e rispetto per un modello classico irripetibile. Il vero problema di questo cartone animato, però, sta forse nel fatto che risente dello snaturamento di un personaggio nato come divertente controspalla di Topolino e qui costretto nel ruolo di genitore responsabile (anche se ogni tanto spunta il Pippo pasticcione che più amiamo). " un po' come quando in genere un caratterista fa il protagonista senza un'adeguata strategia di scrittura e di regia". (Il Mattino, Alberto Castellano, 8/6/96).