IN CAMPEGGIO A BEVERLY HILLS

TROOP BEVERLY HILLS

USA 1989
Phyllis Nefler, una ricca signora di Beverly Hills, madre affettuosa dell'adolescente Hannah, passa il suo tempo facendo lo shopping nei negozi di lusso, dove compra vestiti stravaganti e gioielli. Deluso dalla sua leggerezza, il marito Freddy se n'è andato da poco di casa per divorziare, e ha una relazione con un'altra donna, che intende sposare appena libero. Phyllis soffre per l'abbandono di Fred, che ama ancora, e decide di trovarsi un lavoro in cui aver successo, per dimostrare a tutti, ma soprattutto a suo marito, che lei è capace fare qualcosa di utile. Riuscita ad essere nominata capo delle ragazze-scout di Beverly Hills, delle quali fa parte sua figlia, Phyllis cerca di svolgere seriamente il suo compito, ma sul principio, sia per inesperienza che per l'essere stata viziata dai troppi quattrini, si trova in difficoltà e commette degli errori, mentre Velda Plendor, suo diretto superiore nell'organizzazione, prende a detestarla e cerca in ogni modo di farla cacciare dal suo posto. Però Phyllis, affezionatasi sinceramente alle adolescenti affidatale, diventa più seria e responsabile, cominciando a raggiungere i primi successi tangibili. Infatti, dopo che il suo gruppo si è piazzato al primo posto in una vendita di beneficenza, si presenta alla difficile gara di sopravvivenza, che si svolge durante il raduno annuale, e dove la perfida Velda, sempre più furiosa verso Phyllis, ricorre a mezzi molto sleali per far assegnare il trofeo alle sue predilette "Penne rosse". Ma proprio per voler danneggiare la squadra di Beverly Hills, Velda si trova sola e ferita nel bosco, e viene portata in salvo dalla generosa rivale, che le fa improvvisare una barella dalle sue ragazze, che alla fine vincono la gara. Al traguardo c'è anche Freddy, venuto a festeggiare la figlia, ma soprattutto la moglie, con la quale vuole tornare a vivere. La famiglia è riunita e felice.
SCHEDA FILM

Regia: Jeff Kanew

Attori: Craig T. Nelson - Freddy Nefler, Stephanie Deschan - Vicki Sprantz, Eda Dyners, Mary Gross - Annie Herman, Jenny Lewis - Hannah Nefler, Audra Lindley - Frances Temple, Betty Thomas - Velda Plendor, Shelley Long - Phyllis Nefler

Soggetto: Ava Ostern Fries

Sceneggiatura: Pamela Morris, Margaret Grieg Oberman

Fotografia: Donald E. Thorin

Musiche: Randy Edelman

Montaggio: Mark Melnick

Durata: 102

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Tratto da: RACCONTO

Produzione: FRIES ENTERTAINMENT, AVANTI

Distribuzione: COLUMBIA TRI STAR FILMS ITALIA (1990) - COLUMBIA TRI STAR HOME VIDEO

CRITICA
"Lasciata senza rete da una sceneggiatura a quattro mani femminili, e da uno stile di regia che assomiglia pericolosamente a 'Scuola di polizia', l'attrice stappa per 'In campeggio a Beverly hills' ('Beverly Hills Trup') tutte le sue facoltà brillanti, cambia modelli in escalation di eleganza come in una sfilata - e cita, senza pudori, i nomi: il film è tutto intessuto di spot non dichiarati - gioca a fare la donna ricca in attesa di divorzio. Per superare la crisi di famiglia, si arruola nei boy scout a capo di un gruppo di otto mocciose che già sognano la permanente, cui insegnerà le arti mondane. Seguiranno complicazioni che vorrebbero essere ridicole e iniettare anche un po' di satira di usi e costumi: perchè nell'esercito delle piccole californiane c'è anche una direttrice carognetta (farà un'ingloriosa fine) mentre la nostra svampita Phyllis, battuti i record di vendita di biscotti benefici facendo il giro di salotti, arriverà prima alla gara di sopravvivenza e, tagliato il traguardo, ritroverà anche il marito pentito." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 23 Giugno 1990)

"Paroloni, cui la commediola (quasi certamente televisiva) arriva solo di sfuggita senza calcare troppo la mano, con il rischio, altrimenti, del tutto involontario, di far ridere per troppa fatuità. La regia di Jeff Kanew, però, è il testo di Pamela Norris e Margaret Grieco Oberman (ispirato al soggetto di una terza donna, Eva Ostern Fries) qualche buon effetto l'ottiene proprio quando mette a confronto, ed in contrasto, le abitudini e le mentalità severe e ardimentose degli scouts con le futili esistenze di quei ricconi che vegetano senza far nulla o quasi tra feste, piscine, incontri fastosi con cineasti pazzi e dittatori alla Marcos chiusi in esili tutti d'oro. Qui qualche occasione facile per sorridere se ne trova e molti personaggi, pur vicini spesso alla maschera, riescono un po' anche a divertire. Senza che comunque, ne dal punto di vista narrativo ne da quello tecnico, niente arrivi veramente ad imporsi con un minimo di tono. Si naviga in piena serie B ed è inutile chiedere di più. Siamo in estate, del resto, ed è già molto che ci sia in circolazione qualche film. Fra gli interpreti cito Shelley Long: ha tutto il glamour di cui la commedia, invece, è totalmente priva." ('Il Tempo', 5 Agosto 1990)

"Commedia di consumi di lusso, di ragazzine e di donne. Mediocre, scema, ma con un'idea divertente (è di Ava Ostern Fries, soggettista e, produttrice): mettere insieme la ricca molle futilità della zona più glamour di Hollywood e la moralistica severità spartana dello scoutismo. Una bella capricciosa milionaria occupata compulsivamente nello shopping, ricca di Rolls bianca, magnifica villa, giardiniere giapponese e cameriera messicana, trovandosi sull'orlo del divorzio decide di dedicarsi a organizzare e condurre un gruppo di scout-girls comprendente la propria figlia. (...) Si vedono molti posti alla moda di Beverly Hills, da Rodeo Drive che è la strada dei negozi più lussuosi ai ristoranti della gente di spettacolo come 'Spago'; si ritrovano le ultime manie locali (i vestiti femminili alla Lacroix, l'acqua minerale Evian); la figlia dell'ex dittatore insegna alle sue compagne come si riciclano soldi sporchi; il direttore del negozio di Cartier insegna alle scout-girls (o impara da loro) come valutare con esattezza i diamanti. I costumi disegnati per Shelley Long e per le ragazzine da Theadora van Runkle sono strepitosi." ('La Stampa', 23 Giugno 1990)