Impatto imminente

Striking Distance

USA 1993
Tom Hardy è un poliziotto di Pittsburgh e appartiene ad una famiglia di poliziotti da cinque generazioni. Ex detective della squadra omicidi, da due anni Hardy è stato retrocesso alle pattuglie di soccorso fluviale per aver sfidato il dipartimento di polizia, in merito all'identità del serial killer che ha assassinato suo padre. Convinto che un nuovo serial killer comparso in scena di recente sia lo stesso uomo che ha ucciso suo padre, Hardy indaga al di fuori della propria circoscrizione per catturare l'assassino. Questo sbirro dal carattere indipendente si scontra con la sua nuova partner, aggira le maglie del sistema burocratico e sfida lo zio che ha sostituito suo padre a capo della squadra omicidi, in una storia drammatica ricca d'azione e di suspense che si svolge nel luogo in cui i fiumi Allegheny e Monongaehla si incontrano, formando l'Ohio.
SCHEDA FILM

Regia: Rowdy Herrington

Attori: Bruce Willis - Tom Hardy, Sarah Jessica Parker - Jo Christman, Dennis Farina - Nick Detillo, Tom Sizemore - Danny Detillo, Gareth Williams - Chick, Jack Pashkin - Barman, Mike Hodge - Don Penderman, Andre Braugher - Frank Morris, Bruce Kirkpatrick - W.C. Fields, Sigrid Adrienne - Paula Pugliesi, Erik Jensen - Spacciatore, Robert Gould - Kesser, Scott Kloes - Jerry Hobart, Timothy Busfield - Tony Sacco, John T. Bower - Poliziotto, Tom Atkins - Fred Hardy, Robert Pastorelli - Jimmy Detillo, Jodi Long - Kim Lee, Roscoe Orman - Detective Mccelland, John Mahoney - Vince Hardy, Edward Gero - Ufficiale Luffey, Brion James - Detective Eddie Eilr

Soggetto: Martin Kaplan, Rowdy Herrington

Sceneggiatura: Martin Kaplan, Rowdy Herrington

Fotografia: Mac Ahlberg

Musiche: Brad Fiedel

Montaggio: Mark Helfrich, Pasquale Buba

Scenografia: Gregg Fonseca

Costumi: Betsy Cox

Effetti: Allen Hall

Durata: 110

Colore: C

Genere: THRILLER

Specifiche tecniche: NORMALE

Produzione: ARNON MILCHAN, TONY THOMOPOULOS E HUNT LOWRY

Distribuzione: COLUMBIA TRI STAR FILM ITALIA (1994) - COLUMBIA TRI STAR HOME VIDEO

NOTE
- REVISIONE MINISTERO APRILE 1994
CRITICA
"Come poliziesco, 'Impatto imminente' avrebbe i suoi piccoli pregi: il divo Bruce Willis, qualche acrobatica scena d'inseguimento in macchina e in motoscafo, intriganti riprese sott'acqua e un buon cast tecnico. Il problema nasce da ambizioni melodrammatiche che richiederebbero ben altra mano di scrittore e regista. Opponendo al clan irlandese degli Hardy quello dei parenti siciliani Detillo, pure loro poliziotti di tradizione, Herrington innesta nel film d'azione un drammone familiare con tanto di madre suicida, rami di follia, malinteso senso dell'onore è un finale grand-guignolesco che sfiora il ridicolo e ammazza la tensione." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 15 marzo 1994)

"Tutto, anche se narrativamente un po' semplice, è sempre, nei ritmi e nel climi, molto concitato: con le violenze abituali ma anche con modi di regia spesso risentiti ed aspri, mentre attorno una Pittsburgh sull'acqua alterna le consuete cornici urbane a panorami naturali sempre carichi di un senso dilatato di avventura; riuscendo a coinvolgere anche al di là della storia tutta angosce. Bruce Willis, in mezzo, sembra sempre abbastanza a proprio agio; forse, come al solito, i primi piani li regge a fatica, ma è quasi sempre in movimento e ci si bada poco. La parte femminile è affidata a Sarah Jessica Parker, la donna contesa in 'Mi gioco la moglie a Las Vegas'. Qui indossa anche lei la divisa della polizia. Non è molto credibile ma la accetta: perché almeno non è brutta." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 16 aprile 1994)

"Dramma della coscienza e film di schietta suspense, destinato ad accontentare palati delicati e non, Impatto imminente toglie la sordina al talento di Rowdy Herrington già regista dei giovanilistici 'I gladiatori della strada' e 'Il duro del Road House'. L'idea forte del film non sta tanto nel cast (Willis funge solo da richiamo di cassetta) quanto nella complicata ma ben oliata orchestrazione degli elementi narrativi, che consentono alla storia di navigare fluidamente in un'ambientazione inedita e torbidamente suggestiva." (Stefano Martina, 'Il Messaggero', 23 aprile 1994)