Il viaggio di Yao

Yao

2.5/5
Commedia on the road tenera, leggera e ricca di significato. Ma dal ritmo troppo flemmatico

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FRANCIA 2018
Yao è un bambino che vive in un piccolo villaggio del Senegal. Ama i libri e le avventure e un giorno parte per Dakar alla ricerca del suo mito, un attore francese in visita in Senegal. L'attore, colpito dal carattere del bambino, decide di riaccompagnarlo a casa e il viaggio sarà per lui un ritorno alle radici.
SCHEDA FILM

Regia: Philippe Godeau

Attori: Omar Sy

Sceneggiatura: Agnès de Sacy, Philippe Godeau, Kossi Efoui

Fotografia: Jean-Marc Fabre

Montaggio: Hervé de Luze

Altri titoli:

Yao aka Racine

Colore: C

Genere: AVVENTURA DRAMMATICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: (1:1.85)

Produzione: PAN-EUROPÉENNE, IN COPRODUZIONE CON FRANCE 2 CINÉMA, KOROKORO

Distribuzione: CINEMA DI VALERIO DE PAOLIS

Data uscita: 2019-04-04

CRITICA
"(...) Commedia on the road cucita addosso a Omar Sy, reso celebre da 'Quasi amici': il film gioca ovviamente sulla sovrapposizione tra attore e personaggio, a cominciare dalla problematica identità da franco-africano. Ovviamente il tutto è piuttosto prevedibile, a cominciare dall'accoppiata col bambino, alla ricerca del senso della propria vita. Lo sguardo del "fratello europeo" permette di ironizzare sui luoghi comuni dell'Africa. Le ambizioni del film sono contenute, la retorica è tenuta sotto controllo e il viaggio prosegue in fondo in maniera non sgradevole." (Emiliano Morreale, 'La Repubblica', 4 aprile 2019)

"In una storia costruita su misura per lui, Omar Sy ritrova il pudore, il calore umano e la misura che gli hanno regalato immensa popolarità in 'Quasi amici'. (...) La carta vincente della pellicola è la sua freschezza di sguardo su un mondo africano che - pur a cavallo fra tradizione e modernità, arretratezza economica e sviluppo - resta orgogliosamente radicato alla cultura d'appartenenza, altro che emigrazione! Qualcuno potrà trovare buonista il messaggio, ma Philippe Godeau restituiscono documentaristica spontaneità l'immagine di una bellissima Africa fuori dalle rotte turistiche e Sy e il ragazzino Lionel Basse formano una coppia adorabile e affiatata." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 4 aprile 2019)

"(...) Spiacerà a chi ha preso in simpatia Sy (che da 'Quasi amici' non ha più sbagliato un colpo) e non lo seguirà con troppo interesse in questa ricerca del villaggio perduto (il film l'ha prodotto lui). In realtà Omar in Senegal non c'è tornato. O se c'è tornato, ha rimosso subito. Perché il ritorno che ha messo in scena è accidentato dai luoghi comuni di ritorni compiuti da altri." (Giorgio Carbone, 'Libero', 4 aprile 2019)