Il ventaglio segreto

Snow Flower and the Secret Fan

CINA 2011
Due storie divise da molte generazioni di distanza, ma eterne nella loro nozione universale dell'amore, della speranza e dell'amicizia.
Cina, XIX secolo. Fiore di neve e Lily sono due bambine di sette anni che subiscono la fasciatura dei piedi alla stessa età e nello stesso giorno. L'avvenimento segnerà per sempre i loro destini, unendole attraverso il 'lotong' anche dopo i rispettivi matrimoni. Fiore di neve e Lily, infatti, troveranno il modo di comunicare furtivamente tra loro scrivendosi per mezzo del 'nu shu', un linguaggio segreto chiamato scritto tra le pieghe di un ventaglio bianco di seta.
Shanghai, anni 2000. Nina e Sophia, sono due discendenti del laotong che cercano di mantenere salda la loro amicizia, nonostante le carriere impegnative e le vite amorose complicate, attingendo dalle lezioni del passato celate tra le pieghe dell'antico ventaglio bianco di seta.
SCHEDA FILM

Regia: Wayne Wang

Attori: Li Bingbing, Jun Ji-Hyun, Vivian Wu, Hugh Jackman

Soggetto: Lisa See - romanzo

Sceneggiatura: Angela Workman, Michael Ray, Ronald Bass

Fotografia: Richard Wong

Musiche: Rachel Portman

Montaggio: Deirdre Slevin

Durata: 105

Colore: C

Genere: DRAMMATICO STORICO

Specifiche tecniche: SONY CINEALTA F35, VIDEO (HDTV), HDCAM SR, 35 MM/D-CINEMA (1:2.35)

Tratto da: romanzo "Fiore di Neve e il ventaglio segreto" di Lisa See (ed. TEADUE; Longanesi)

Produzione: WENDI DENG MURDOCH E FLORENCE LOW SLOAN PER IDG CHINA MEDIA

Distribuzione: EAGLE PICTURES

Data uscita: 2011-07-08

TRAILER
CRITICA
"È tratto dal bestseller 'Fiore di neve e il ventaglio segreto' di Lisa See il film di Wayne Wang 'Il ventaglio segreto' ambientato nel Cina del XIX secolo e in quella di oggi. (...) Avvincente nella prima parte, più freddo e pretestuoso nella seconda, il film convince a metà, ma non deluderà i fan di un regista sempre in bilico tra oriente e occidente." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 6 luglio 2011)

"La scrittrice del best seller alla base del film, Lisa See, è un'americana per un ottavo cinese, un'origine che ispira costantemente la sua pagina. (...) Il regista Wayne Wang impagina con grazia il mélo, ma commette l'errore di imprigionare questa storia d'altri tempi nella cornice contemporanea di Shanghai, stabilendo un'analogia di destino fra due giovani amiche di oggi e le loro ave. Ne risulta un presente troppo stinto per reggere il confronto con il passato; e un passato indebolito delle sue suggestioni dal continuo rimando all'attualità." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 8 luglio 2011)

"Oggi ecco Wang tornato, per un momento, in Cina, con una storia tratta da un romanzo di successo di una giornalista cino-americana, Lina See. Due parti che si intrecciano: una direttamente nella Cina rurale del secolo XIX, l'altra oggi, in una città sempre più americanizzata come la moderna Shanghai. (...) Narrativamente le due parti non si assimilano con modi chiari, ma lo scompenso e un certo disordine in parte li riscatta la regia di Wang, pronta, anche questa volta, a esibire immagini piuttosto intense, evocatrici di climi in cui hanno spazi soprattutto le emozioni. Specie se dominate dalla grazia di figure femminili eleganti e fini." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo cronaca di Roma', 8 luglio 2011)

"Cina, XIX secolo: la condizione della donna è ferma al Medioevo, ma le ragazze hanno mille risorse per comunicare e aggirare la brutalità degli uomini: e i ventagli giocano un ruolo chiave... Film in costume sulla scia di 'Lanterne rosse', girato dal regista già complice di Paul Auster in 'Smoke'." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 8 luglio 2011)

"Una pizza cinese da non credere anche se in raffinata confezione. (...) Epidemie, crolli in Borsa, suicidi, bimbi morti, quante tragedie. Lo spettatore sbadiglia mentre sogna il ventaglio sbandierato nel titolo." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 8 luglio 2011)