Il treno va a Mosca

4/5
Viaggio nell'utopia socialista con gli 8 mm di un barbiere emiliano: documentario d'avanguardia, in TFF31-Concorso

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GRAN BRETAGNA 2013
La fine di un mondo attraverso lo sguardo e i filmati 8mm del barbiere comunista Sauro Ravaglia. È il 1957 ad Alfonsine, uno dei tanti paesini della Romagna "rossa" distrutti dalla guerra. Sauro e i suoi amici sognano un mondo di pace, fratellanza, uguaglianza: sognano l'Unione Sovietica. Arriva l'occasione di una vita: visitare Mosca durante il Festival mondiale della gioventù socialista. Sauro e compagni si armano di cinepresa per filmare il grande viaggio. Ma cosa succede quando si parte per filmare l'utopia e ci si trova di fronte la realtà?
SCHEDA FILM

Regia: Federico Ferrone, Michele Manzolini

Attori: Sauro Ravaglia

Soggetto: Federico Ferrone, Michele Manzolini, Francesco Ragazzi

Sceneggiatura: Jaime P. Cousido - collaborazione alla scrittura, Denver Beattie - collaborazione alla scrittura

Fotografia: Enzo Pasi - 8mm, Luigi Pattuelli - 8mm, Sauro Ravaglia - 8mm, Andrea Vaccari - HD, Marcello Dapporto - HD

Musiche: Francesco Serra

Montaggio: Sara Fgaier

Suono: Diego Schiavo

Altri titoli:

The Train to Moscow

The Train to Moscow - A journey to Utopia

Durata: 70

Colore: B/N-C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: 8MM/HD, DCP

Produzione: CLAUDIO GIAPPONESI, FRANCESCO RAGAZZI, FEDERICO FERRONE, MICHELE MANZOLINI PER KINÉ, IN COLLABORAZIONE CON VEZFILM, APAPAJA, HOME MOVIES, IN ASSOCIAZIONE CON FONDAZIONE CINETECA DI BOLOGNA

Distribuzione: ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ (2014)

Data uscita: 2014-05-07

TRAILER
NOTE
- ARCHIVI FILMICI: HOME MOVIES-ARCHIVIO NAZIONALE DEL FILM DI FAMIGLIA.

- PRODUTTORE ASSOCIATO: SIMONE BACHINI.

- PROGETTO SVILUPPATO ALL'INTERNO DEL BANDO GIOVANI ARTISTI FONDAZIONE CULTURALE SAN FEDELE. REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI FONDAZIONE CARIPLO E DOCUMENTARISTI EMILIA- ROMAGNA (D.E.-R.).

- IN CONCORSO AL 31. TORINO FILM FESTIVAL (2013).
CRITICA
"L'utopia sovietica dell'Italia Resistente torna a farsi cinema grazie alle memorie del 79enne Sauro Ravaglia, già barbiere comunista della romagnola Alfonsine. Le sue gesta ci accompagnano nell'epico viaggio verso Mosca del 1957, intrapreso con cinepresa 8mm con cui riprese il leggendario Festival mondiale della gioventù, allora l'Eden di valori come fratellanza, pace e solidarietà. Le sue filmine tornano a vivere grazie a questo bel documentario di Ferrone & Manzolini, splendidamente montato dall'esperta di archivi Sara Fgaier insieme ad alcune sequenze conservate nell'Home Movies-Archivio Nazionale del film di famiglia. La morte di Togliatti - cioè 'quando tutto finì' - chiude non casualmente il film-testimonianza che mirabilmente compie un viaggio dell'Uomo Qualunque dentro alla grande Storia. In concorso al Torino Film Festival 2013." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 8 maggio 2014)

"Questo documento di Ferrone-Manzolini tratta del racconto di uno di quei viaggi laici della speranza che invece di andare a Lourdes puntavano su Mosca per vedere il socialismo reale. Gioia grande ma anche grande reticenza nel tacere alcune brutture. Testimonianza forte, da Romagna a Urss, spiritosa, italiana: the end con la morte di Togliatti e sembra l'ideale prefazione al film di Veltroni su Berlinguer." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 15 maggio 2014)