IL TORRENTE

ITALIA 1937
In un paesino alpestre una ragazza orfana, che cerca una sua vecchia zia per chiederle ospitalità, incontra un brav'uomo vedovo e padre di due bimbe. Costui si impietosisce alla sorte, della ragazza e la ospita in casa. Le male lingue del paese cominciano naturalmente a sparlare di lui e del suo ammirevole gesto di carità. Il buon parroco, invece, che ha compreso e apprezzato il cuore generoso del suo parrocchiano, lo difende ed è ben lieto da incoraggiare il disegno di lui che intende chiedere la mano della sua protetta. Sventuratamente, proprio il giorno in cui tale richiesta è avvenuta, l'uomo precipita dalla montagna, ma ciò nonostante vuole sposare la ragazza in articolo mortis. Costei, qualche tempo dopo, tutta dedita alle sue bimbette, accoglie con la stessa generosità ospitale in casa sua un bravo giovane bisognoso di lavoro. Forse, in seguito, sarà il suo secondo marito.
SCHEDA FILM

Regia: Marco Elter

Attori: Nelly Corradi - Bettina, Camillo Pilotto - Adorno, Carlo Duse - Il Parroco, Leo Garavaglia - Nicola, Franca Anconetani - La Piccola Rita, Nino Ambri, Giuseppe Chabod, Giuseppe Pierozzi, Maria Saccenti, Miranda Bonansea - La Piccola Rosetta

Sceneggiatura: Marco Elter, Carlo Duse

Fotografia: Piero Pupilli, Giorgio Lastricati, Augusto Tiezzi

Musiche: Antonio Veretti, Ulisse Siciliani

Scenografia: Enrico Paulucci

Durata: 70

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO ROMANTICO

Tratto da: TRATTO DAL LAVORO TEATRALE " STORIELLA DI MONTAGNA " DI PIER MARIA ROSSO DI SAN SECONDO

Produzione: PHOEBUS FILM

Distribuzione: ALBA - PHOEBUS FILM

NOTE
IL FILM ERA STATO ANNUNCIATO COL TITOLO "STORIELLA DI MONTAGNA" .
CRITICA
" Marco Elter, il regista di "Scarpe al sole" ha realizzato questo "Torrente" , ricavato da un soggetto di Rosso di San Secondo, quasi interamente in esterni e ben sappiano ch'egli è uno specialista di film all'aperto. Sebbene la vicenda abbia svolgimento in un paesino alpestre, la trama è alquanto melodrammatica e scontata, tanto che ha intrigato a tal punto Elter, ch'egli ci ha saputo dare soltanto un lavoro ben fotografato e arioso, ma null'altro: ha ignorato del tutto la trama e gli attori. Però da un Camillo Pilotto ci aspettavamo qualche cosa di più. Ci siamo illusi. (...) " . (Costantino Granella, "Il Nuovo Cittadino" , 21/7/1938).