Il re degli zingari

King of the Gypsies

USA 1978
Per allargare la loro influenza sulle tribù zingare del Nord America, re Zharko e la regina Rachel da tempo hanno 'comperato' Rose, la figlia di Spiro Giorgio come moglie per il loro primogenito. Spiro però, accortosi che Groffo, il figlio di Zharko è un tipo selvaggio, vorrebbe rescindere il contratto e ricorre al consiglio degli anziani, che gli dà ragione. Ma Zharko rapisce Rose e la fa sposare con Groffo. Dalla loro unione nasce Dave, seguito dalla sorella Tita. Cresciuto in un ambiente difficile, fuggito e ripreso più volte, Dave tende più verso la società di coloro che non sono zingari. Lasciato il villaggio, Dave diventa cantante e cameriere, conosce e si innamora di Sharon, che lo induce a trasferirsi in una città balneare. Ma il morente re Zharko chiede di rivedere il nipote e, in punto di morte, gli consegna l'anello e il medaglione che lo consacrano 're degli zingari'. Al corrente di quanto ha stabilito il padre Groffo per Tita, il nuovo re tenta di salvare la sorella prima di partire per sempre.
SCHEDA FILM

Regia: Frank Pierson

Attori: Sterling Hayden - Re Zharko Stepanowicz, Shelley Winters - Regina Rachel, Susan Sarandon - Rose, Brooke Shields - Tita, Annette O'Toole - Sharon, Eric Roberts - Dave, Judd Hirsch - Groffo, Annie Potts - Persa, Michael Vincent Gazzo - Spiro, Antonia Rey - Danitza, Stephen Mendillo - Adolf, Joe Zaloom - Rui, Lou Cevetillo - Pete, Mary Louise Wilson - Ivy, Daniel Spira - Zio Miller, Michael Higgins - Giudice, Zvee Scooler - Phuro, David Rounds - Kessler

Soggetto: Peter Maas

Sceneggiatura: Frank Pierson

Fotografia: Sven Nykvist

Musiche: David Grisman

Montaggio: Paul Hirsch

Scenografia: Gene Callahan

Costumi: Anna Hill Johnstone

Effetti: Edward Drohan

Durata: 113

Colore: C

Genere: DRAMMATICO SOCIALE

Specifiche tecniche: 35 MM, PANORAMICA, TECHNICOLOR

Tratto da: ispirato al libro omonimo di Peter Maas

Produzione: FEDERICO DE LAURENTIIS PER DINO DE LAURENTIIS PRODUCTIONS

Distribuzione: CIC (1979)

CRITICA
"Federico De Laurentiis, il giovane produttore di questo film ha dichiarato: 'E' la storia di una società nella società. Parla della libertà e dei limiti dell'essere umano e ci dimostra come queste forze essenziali si combinino tra di loro e lavorino attraverso lo spazio e il tempo, alla formazione di un nuovo leader'. Effettivamente, preso come biografia di Dave Stepanowicz, il dramma dimostra la presenza di fattori che lo estraniano sempre più dal clan di origine e fattori che lo attraggono verso la società americana. Da questa impostazione derivano gli elementi più positivi dell'opera che sono in definitiva le aspirazioni del giovane ribelle: divenire chirurgo per essere un benefattore; raggiungere una personalità aitonoma; essere libero tra uomini liberi; cooperare al progresso della propria gente. Ma questo film affronta anche un mondo tutto particolare: quello degli zingari, una minoranza etnica degna di rispetto e di amore, ricca di ataviche tradizioni, ma anche di disturbo per il resto della famiglia umana di cui non ha seguito le evoluzioni e, per cento ragioni, non ha assimilato certe leggi indispensabili per una pacifica convivenza." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 87, 1979)