Il ragazzo che diventerà re

The Kid Who Would Be King

2.5/5
La leggenda di Re Artù rinasce per i ragazzi, ma il film scricchiola sotto il peso di Excalibur

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USA 2019
Il piccolo Alex è solo uno studente di 12 anni quando scopre la mitica spada di Excalibur. Da quel momento la sua vita cambia per sempre: con la più potente spada nella storia nelle sue mani, Alex diventa il protagonista di un'epica avventura in compagnia dei suoi amici. Ma non è tutto così facile: il giovane gruppo di cavalieri sarà costretto a fare i conti con la terribile Morgana, decisa ad impossessarsi della spada e distruggere il mondo.
SCHEDA FILM

Regia: Joe Cornish

Attori: Louis Ashbourne Serkis - Alex, Dean Chaumoo - Bedders, Tom Taylor - Lance, Rhianna Dorris - Kaye, Angus Imrie - Merlino, giovane, Rebecca Ferguson - Morgana, Patrick Stewart - Mago Merlino, Denise Gough - Madre, Nathan Stewart-Jarrett - Mr. Kepler, Genevieve O'Reilly - Sophie

Sceneggiatura: Joe Cornish

Fotografia: Bill Pope

Montaggio: Jonathan Amos, Paul Machliss

Scenografia: Marcus Rowland

Arredamento: Sara Wan

Costumi: Jany Temime

Effetti: Stephen Hutchinson, Steven Warner

Colore: C

Genere: AZIONE FANTASY

Produzione: NIRA PARK, TIM BEVAN, ERIC FELLNER PER BIG TALK PRODUCTIONS

Distribuzione: 20TH CENTURY FOX

Data uscita: 2019-04-18

TRAILER
CRITICA
"(...) Spiacerà anche al pubblico degli under 14 (al quale il film di Cornish dovrebbe essere destinato) che questa storia l'ha già vista anche troppe volte (anche se stavolta il viaggio nel tempo non lo compie il teenager, ma i cattivi tradizionali della saga). Cornish ambiva a mettere su un fantasy alla Spielberg ed è riuscito a farsi assegnare un budget rispettabile. Ma la mancanza di immaginazione vanifica il budget. E quasi ogni aspettativa degli under 10." (Giorgio Carbone, 'Libero', 4 aprile 2019)

"(...) Una storia mitologica, quella di re Artù, che da sempre si adatta nei messaggi e nei contenuti allo spirito del tempo, e che Cornish dunque immagina con ironia in un'Inghilterra percorsa dall'inquietudine della Brexit e dalla divisione netta che ha causato fra gli inglesi. E lo fa ancora una volta a partire da dei ragazzi (ancora più giovani che nel suo film precedente) in grado, fra loro, di curare quelle ferite che lacerano il Paese. Ma di 'Attack the Block' questo film non ha la comicità crudele né l'inventiva, neanche visiva, nonostante gli effetti speciali assai più costosi a disposizione." (Giovanna Branca, 'Il Manifesto', 18 aprile 2019)