IL PISTOLERO

THE SHOOTIST

USA 1976
John Bernard Brooks, leggendario pistolero ormai vecchio e debilitato da male ignoto, torna a Carson City, deciso a chiudere i conti con i suoi tre peggiori nemici. Siamo nel 1901, nel mese di gennaio. Preso alloggio presso la vedova Rogers, il vegliardo trova amicizia presso il figlio della padrona, Gillorm che è attratto dal mito della pistola invincibile; ma trova ostilità nello sceriffo locale e iniziale comprensione da parte della Rogers. Avendo appreso dal medico che la sua malattia, un cancro, è incurabile, Brooks si dispone accuratamente all'ultimo appuntamento con le armi della sua vita. Invitati i tre rivali nel saloon, li affronta all'antica, a viso aperto, e li uccide. Colpito a morte, a sua volta spira tra le braccia del ragazzo.
SCHEDA FILM

Regia: Don Siegel

Attori: John Wayne - John Bernard Books, Melody Thomas - Tagazza Sul Tram, James Stewart - Dott. Hostetler, Gregg Palmer - Uomo Tarchiato, Kathleen O'Malley - Maestra, Richard Boone - Sweene, John Carradine - Beckum, Scatman Crothers - Moses, Alfred Dennis - Barbiere, Ron Howard - Gillom Rogers, Lauren Bacall - Bond Rogers, Bill McKinney - Cobb, Dick Winslow - Autista, Sheree North - Serepta, Hugh O'Brian - Pulford, Harry Morgan - Sceriffo Thibido, Rick Lenz - Dobkins

Sceneggiatura: Scott Hale, Miles Hood Swarthout

Fotografia: Bruce Surtees

Musiche: Elmer Bernstein

Montaggio: Douglas Stewart

Effetti: Augie Lohman

Durata: 100

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: VISTAVISION TECHNICOLOR

Tratto da: ROMANZO DI GLENDON SWARTHOUT

Produzione: M. J. FRANKOVICH E WILLIAM SELF PER DE LAURENTIS

Distribuzione: TITANUS - RICORDI VIDEO, BMG VIDEO (PARADE)

CRITICA
"Apprezzabile film-testamento di John Wayne, già minato dal male che lo porterà alla tomba tre anni dopo. Ma né lui, né Don Siegel hanno voglia di piangersi addosso e dopo qualche malinconico e pudico accenno al tramonto degli eroi, a cantare restano solo le pistole. Il protagonista, la faccia ridotta a una maschera di rughe, si batte per l'ultima volta come un leone, con l'apporto di molte venerabili glorie del western, cui si aggiunge la ruvida e sempre bella Lauren Bacall". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 30 marzo 2001)