Il nostro prossimo

ITALIA 1943
Don Egidio, un parroco di campagna mosso da troppo ingenuo altruismo, ospita gratuitamente nella sua ampia canonica un gruppo eterogeneo di persone squattrinate, tra le quali nascono spesso disordini e vicende sentimentali. Accanto al vecchio parroco, domina la figura atletica e severa del giovane viceparroco, Don Luigi, uomo sportivo e manesco. Don Luigi protegge ciecamente Giorgio, un giovane ospite della canonica, calciatore provetto ma ragazzo scapestrato, che si è innamorato di Paola, l'ingenua figlia del medico comunale, già promessa sposa, ma controvoglia, ad un suo giovane compaesano. I disordini che si verificano nella canonica provocano l'intervento improvviso del Vescovo, che sorprende gli ospiti durante una discutibile festa benefica e ingiunge al parroco di disperdere l'allegra brigata. Ma la canonica verrà presto riempita da altri: alcuni parrocchiani che hanno perduto la casa a causa di una frana.
SCHEDA FILM

Regia: Gherardo Gherardi, Antonio Rossi (II)

Attori: Antonio Gandusio - Don Egidio, Maurizio D'Ancora - Giorgio, Michela Belmonte - Paola, Filippo Scelzo - Il medico, padre di Paola, Mario Pisu - Don Luigi, Rina Morelli - La governante del parroco, Paolo Stoppa - Il campanaro, Virgilio Riento - Il sacrestano, Aroldo Tieri - Il promesso sposo di Paola, Anna Maria Dionisi, Nino Pavese, Lea Migliorini, Fedele Gentile, Silvio Bagolini, Ernesto Almirante, Amelia Chellini, Margherita Bagni, Liliana Zanardi, Greta Gonda, Olinto Cristina

Soggetto: Alfredo Testoni - commedia

Sceneggiatura: Gherardo Gherardi

Fotografia: Tino Santoni

Musiche: Alessandro Cicognini

Montaggio: Mario Serandrei

Scenografia: Ottavio Scotti

Arredamento: Cesare Pavani

Durata: 90

Colore: B/N

Genere: COMMEDIA

Tratto da: dalla commedia omonima di Alfredo Testoni

Produzione: ICAR

Distribuzione: GENERALCINE

CRITICA
"Il film ha conservato lo spirito ridanciano e il carattere provinciale della nota commedia di Alfredo Testoni, da cui è tratto. L'azione è alquanto scucita, ché gli episodi di cui è formata non riescono a far racconto, ma abbastanza svelta e talora non priva di scene divertenti. (...) Qualche tipo è ben caratterizzato, soprattutto il giovine prete sportivo che è stato ottimamente interpretato da Mario Pisu. Sempre a posto Rina Morelli che in questo film ha la parte di una perpetua sospettosa e brontolona. Buona, nel complesso, la recitazione affidata a una numerosa schiera d'attori noti: Antonio Gandusio, Virgilio Riento, Filippo Scelzo". (Arnaldo Frateili, 'La Tribuna', 18 marzo 1943)

"Il film che riproduce abbastanza fedelmente la omonima commedia teatrale, non ha particolari pregi cinematografici. Discreta l'interpretazione". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 17, 1943)