IL NOSTRO CAMPIONE

ITALIA 1955
In un grosso paese agricolo una gara sportiva, che avrà luogo in occasione della festa del paese, tiene in agitazione gli abitanti, formando il tema di tutti i discorsi. Si tratta di un torneo di boxe, in cui alcuni campioni locali si misureranno con atleti della città. Le speranze di tutti si appuntano su Cesare, peso massimo del paese: la sua auspicata vittoria sarà arra di brillante avvenire per lui, di avvenire meno oscuro per il paese. Cesare si allena sotto la guida di un negro, ex campione del mondo, che rimasto nel paese dopo la fine della guerra, si guadagna da vivere facendo il fabbro ferraio. Nel torneo, Cesare vince per K.O. ed anche il sagrestano, un pezzo di giovanottone dall'animo semplice, fa ottima figura con grande soddisfazione del parroco. Ma un fatale incidente rende vane le aspirazioni di Cesare: durante la festa scoppia una girandola, che investendo il campione lo riduce a mal partito. Cesare non potrà più combattere e per di più è rimasto sfigurato: per ricomporgli il volto ci vuole una costosa operazione. In paese ognuno si quota per contribuire alla spesa e il sagrestano porta alla città le offerte in natura per tramutarle In moneta sonante. In città il giovanotto s'imbatte in un impresario, che avendo assistito al torneo di boxe, aveva messo gli occhi su Cesare ed ora ripiega sul buon sagrestano, che torna in paese con un contratto in tasca.
SCHEDA FILM

Regia: Vittorio Duse

Attori: Tiberio Mitri - Cesare, Luisa Rivelli - Ragazza Di Cesare, Enzo Tontini - Il Sagrestano, John Kitzmiller - L'Allenatore, Renato Tontini, Gigi Proietti, Alessandro D'Ottavio, Luigi Coluzzi, Giovanni Manca, Maria Simoni, Enrico Glori, Rolando Grappason, Daniela Rocca, Nilla Pizzi, Aldo Bufi Landi - Il Parroco

Soggetto: Vittorio Duse

Sceneggiatura: Vittoriano Petrilli, Vittorio Duse

Fotografia: Oberdan Troiani

Musiche: Giovanni Militello, Nora Orlandi

Genere: DRAMMATICO

Produzione: MUNDUS FILM

Distribuzione: MUNDUS - REGIONALE

NOTE
GIRATO QUASI INTERAMENTE IN ESTERNO AD ANGUILLARA (ROMA).
CRITICA
"E' un film molto modesto che presenta qualche scena di pugilato con noti campioni italiani. Del resto il lavoro, che non si solleva al di sopra della mediocrità, ha scarso interesse". (Segnalazioni Cinematografiche).