IL MONDO DI YOR

ITALIA 1983
Yor, giovanottone biondo e muscoloso, vive nell'apparente età della pietra. In realtà (ma lo sapremo dopo la metà del film) è un sopravvissuto a una catastrofe atomica. Porta al collo uno strano medaglione. Gli verrà rivelato da Rea, che egli incontrerà tra le sue avventure di viaggio e della quale si innamorerà, che egli proviene da una lontana isola con un grande castello misterioso ... Non resta dunque che cercare il luogo delle sue radici. Yor s'era già imbattuto in pericolosi nemici: gli uomini blu. Li aveva messi in fuga, salvando la giovane Ka-laa, concupita del capo, brutto come uno scimmione. Deve poi scontrarsi con gli uomini del fuoco. Fatto prigioniero, saprà liberarsi anche da loro. E' nel regno dei pigmei che incontra Rea, la quale però muore in un assalto degli "scimmioni", rivelandogli, appunto la sua origine e lasciandolo all'amore di Ka-laa. I due, accompagnati dal fedele Pag servitore di Ka-laa, raggiungono fortunosamente l'isola nella quale impera "il Supremo", che tiene schiavi i sopravvissuti alla catastrofe atomica dalla quale s'era salvato anche Yor. Egli è l'incarnazione del male: ma ora è arrivato Yor e l'impero del cattivo vacilla. Il supersofisticato arsenale atomico del Supremo andrà in fumo grazie all'eroismo di Yor e alla fantasia del regista, ben servito dal biondo protagonista della sua storia.
SCHEDA FILM

Regia: Antonio Margheriti

Attori: Carole André, John Steiner - Il Supremo, Marina Rocchi, Sergio Nicolai, Ludovico Della Jojo, Luciano Pigozzi - Pag, Corinne Cléry - Ka Laa, Reb Brown - Yor

Sceneggiatura: Antonio Margheriti

Fotografia: Marcello Masciocchi

Musiche: Guido De Angelis, Maurizio De Angelis

Montaggio: Alberto Moriani, Sergio Serralonga

Durata: 98

Colore: C

Genere: FANTASCIENZA

Specifiche tecniche: PANORAMICO COLORE

Tratto da: NOVELLA DI JUAN ZANOTTO E RAY COLLINS "YOR IL CACCIATORE"

Produzione: RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA DIAMANT FILM

Distribuzione: INDIPENDENTI REGIONALI

CRITICA
Ingenuo "fantasy all'italiana" coprodotto dalla Rai, non rovina del tutto solo perchè a dirigerlo c'è quel piccolo mago del basso budget che è Antonio Margheriti. D'accordo che non è molto...(Segnocinema)