Il mondo del silenzio

Le monde du silence

FRANCIA 1956
Uno dei primi film ad utilizzare le riprese subacquee per mostrare la profondità dell'oceano a colori, è stato girato a bordo della nave "Calypso". Malle, Cousteau e la sua squadra di sommozzatori hanno girato 25 chilometri di pellicola nell'arco di due anni attraversando il Mar Mediterraneo, il Golfo Persico, il Mar Rosso e l'Oceano Indiano.
SCHEDA FILM

Regia: Jacques-Yves Cousteau, Louis Malle

Attori: Frédéric Dumas - Se stesso, Albert Falco - Se stesso, Jacques-Yves Cousteau - Se stesso, François Saout - Se stesso, André Bourne-Chastel - Se stesso, Marcel Colomb - Se stesso, Simone Cousteau - Se stessa, Jean Delmas - Se stesso, Jacques Ertaud - Se stesso, Norbert Goldblech - Se stesso, Fernand Hanae - Se stesso, André Laban - Se stesso, Maurice Leandri - Se stesso, Paul Martin - Se stesso, Denis Martin-Laval - Se stesso, Henri Ple - Se stesso, Etienne Puig - Se stesso, Albert Raud - Se stesso, Emile Robert - Se stesso, René Robino - Se stesso, Jean-Louis Teicher - Se stesso

Soggetto: Jacques-Yves Cousteau - libro, Frédéric Dumas - libro

Sceneggiatura: Jacques-Yves Cousteau

Fotografia: Louis Malle, Jacques-Yves Cousteau - scene subacquee, Philippe Agostini - scene subacquee, Edmond Séchan - scene subacquee

Musiche: Yves Baudrier, Serge Baudo

Montaggio: Georges Alépée

Effetti: Noël Robert

Altri titoli:

Die Welt des Schweigens

The Silent World

Die schweigende Welt

Durata: 86

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: TECHNICOLOR, 35 MM

Tratto da: liberamente ispirato a "The Silent World: A story of undersea discovery and adventure, by the first men to swim at record depths with the freedom of fish" di Jacques-Yves Cousteau e Frédéric Dumas (1953)

Produzione: FSJYC PRODUCTION, REQUINS ASSOCIÉS, SOCIÉTÉ FILMAD, TITANUS

Distribuzione: TITANUS

NOTE
- GLI INTERPRETI FANNO PARTE DELL'EQUIPAGGIO DELLA NAVE "CALYPSO".

- VINCITORE DELLA PALMA D'ORO COME MIGLIOR FILM AL 9. FESTIVAL DI CANNES (1956).

- VINCITORE DEL PREMIO OSCAR COME MIGLIOR DOCUMENTARIO (1956).