Il mio angolo di Paradiso

A Little Bit of Heaven

1/5
Ricatti, sentimentalismo e Madreterne: Hudson e Bernal al lumicino, la malattia terminale è quella del Cinema

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USA 2011
Marley Corbett ha sempre cercato di difendersi da qualsiasi possibile delusione. Poi, un giorno le viene diagnosticata una grave malattia e contemporaneamente il destino le mette di fronte la sua anima gemella: il Dott. Julian Goldstein. Marley si renderà così conto che niente le fa più paura dell'amore...
SCHEDA FILM

Regia: Nicole Kassell

Attori: Kate Hudson - Marley Corbett, Gael García Bernal - Dott. Julian Goldstein, Lucy Punch - Sarah Walker, Kathy Bates - Beverly Corbett, Treat Williams - Jack Corbett, Romany Malco - Peter Cooper, Rosemarie DeWitt - Renee Blair, Whoopi Goldberg - God, Steven Weber - Rob Randolph, Peter Dinklage - Vinnie, Alan Dale - Dott. Sanders, Johann Urb - Doug

Sceneggiatura: Gren Wells

Fotografia: Russell Carpenter

Musiche: Heitor Pereira

Montaggio: Stephen A. Rotter

Scenografia: Stuart Wurtzel

Arredamento: Helen Britten

Costumi: Ann Roth

Durata: 106

Colore: C

Genere: DRAMMATICO ROMANTICO COMMEDIA

Produzione: DAVIS ENTERTAINMENT, THE FILM DEPARTMENT

Distribuzione: MOVIEMAX

Data uscita: 2011-11-18

TRAILER
CRITICA
"Pessimo 'Il mio angolo di Paradiso' di Nicole Kassel che nonostante il merito di affrontare uno dei tabù del grande schermo, la morte (...), colleziona una tale serie di colpi bassi, banalità e ammiccamenti da suscitare più di un sospetto." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 18 novembre 2011)

"II melodramma di Nicole Hassell è di una imbarazzante bruttezza e Kate Hudson, insopportabile donna in carriera, è l'unica malata incurabile del cinema su cui non si soffre. Scontato tutto, il romanzetto col dottore Bernal, ma il vertice del cattivo gusto si ottiene con il gigolò nano. Tra voli poetici (...) il dramma arranca nel finale." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 18 novembre 2011)

"Che supplizio. Un altro mélo con cancro incorporato. Piagnucoloso e ruffianissimo, si trascina a furia di «ti voglio bene». (...) La trentaduenne Kate Hudson ha una pappagorgia da sessantenne, perfetta per accalappiare I'insulso nanerottolo Gael Garcia Bernal. Buone lacrime a tutti." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 18 novembre 2011)

"English do it better: «Questo film è una lunga biopsia di puro orrore» e «Non lo raccomanderei ai malati, né ai sani né a chi sta in mezzo», per fermarci al Guardian. Non si può che sottoscrivere, con un po' di invidia critica: 'Il mio angolo di Paradiso' è zeppo di sentimentalismo cheap, ricatti assortiti e perfino un aldilà scult con la Madreterna Whoopy Goldberg. Protagonista è Kate Hudson, che si becca un cancro e si innamora del dottorino Gael Garcia Bernal: lei è urticante, lui scambia imbarazza(n)ti sorrisini per romanticismo. Insomma, Dio li fa e poi gli accoppa. Ma il calvario (c'è pure l'ex attrice Kathy Bates e un nano taumaturgo) non sarà della Hudson, bensì vostro: è una rom-com allo stadio terminale, che stigmatizza i problema di scrittura della Hollywood oggi. Sul binomio cancro e cinema, viceversa, perché qualcuno non porta in Italia 'Stopped on track' di Andreas Dresen, capolavoro di sofferta verità passato a Cannes: chi ha il coraggio (e il buon gusto)?" (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 17 novembre 2011)