Il Ministro

3.5/5
In bilico tra realtà e finzione, per ricordarci quanto ormai la corruzione faccia parte anche di noi. Convince il film di Giorgio Amato

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ITALIA 2016
Franco Lucci è un imprenditore sull'orlo della bancarotta. La salvezza della sua società è appesa a un grosso appalto pubblico che potrebbe ottenere grazie all'intervento di un Ministro del quale è diventato amico e che ha invitato a cena. Insieme a Michele, suo socio e cognato, Franco ha organizzato la serata perfetta: oltre a pagargli una cospicua tangente, i due gli fanno trovare una ragazza disposta ad andare a letto con lui in cambio di una raccomandazione. Il tutto sotto gli occhi di Rita, la moglie di Franco, che cerca di assecondare il marito in questo ultimo disperato tentativo di ottenere l'appalto milionario. Ma per colpa della ragazza la serata prende una piega inaspettata.
SCHEDA FILM

Regia: Giorgio Amato

Attori: Gian Marco Tognazzi - Franco Lucci, Alessia Barela - Rita, Fortunato Cerlino - Ministro Rolando Giardi, Edoardo Pesce - Michele, Jun Ichikawa (II) - Zhen, Ira Fronten - Esmeralda

Sceneggiatura: Giorgio Amato

Fotografia: Claudio Marceddu

Musiche: Eugenio Vicedomini

Montaggio: Angelo D'Agata

Scenografia: Fabrizio Collalti

Costumi: Loredana Paletta

Durata: 110

Colore: C

Genere: COMMEDIA NOIR

Specifiche tecniche: HD, WIDESCREEN (1:1.85)

Produzione: GOLDEN PRODUCTION

Distribuzione: EUROPICTURES

Data uscita: 2016-05-05

NOTE
- PROGETTO SVILUPPATO CON IL CONTRIBUTO DEL MIBACT.
CRITICA
"(...) sorprende che il regista Giorgio Amato si sia limitato a descrivere il suo Ministro senza attribuirgli un partito. Rendendo, così, trasversale, per non dire universale, la sua denuncia del malaffare della nostra Politica. Richiamando, alla mente, quelle commedie che, a fine anni Sessanta, riscrissero il genere dotandosi di una apparente superficialità che, in realtà, venava la comicità di dramma, fotografia fedele dell'Italia. Con la struttura dell'opera teatrale, va in scena questo affresco davvero riuscito (...) ottimo GianMarco Tognazzi (...). Basso budget, ma cast ispirato, regista talentuoso e sceneggiatura che si trasforma quasi in thriller. Peccato solo per gli ultimi minuti che regalano un doppio colpo di scena che stona con tutto il tono del film. Fosse finito cinque minuti prima, sarebbe stato perfetto. Comunque, avercene di pellicole così." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 5 maggio 2016)

"Piacerà a chi senza far troppo caso all'ovvietà della storia (la realtà tangenziale ha ampiamente superato la fantasia degli sceneggiatori) riuscirà ad apprezzare i ritmi comici (nella seconda parte addirittura frenetici) che Giorgio Amato ha saputo imporre alla storia." (Giorgio Carbone, 'Libero', 5 maggio 2015)