IL MERLO MASCHIO

ITALIA 1971
Niccolò Vivaldi, violoncellista di fila nell'orchestra dell'Arena di Verona, è afflitto da un complesso d'inferiorità a causa della mancata realizzazione delle sue aspirazioni artistiche e della scarsa considerazione di cui è fatto oggetto da parte di tutte le persone con le quali è a contatto. Animato da spirito di rivalsa egli prova una curiosa sensazione di piacere allorché si rende conto della forte attrazione che la propria moglie Costanza suscita negli uomini. Da quel momento, comincia - in un primo tempo fotografandola nuda a sua insaputa, poi convincendola a posare regolarmente per lui - ad esibire le foto della moglie: prima ad un collega d'orchestra dal quale riceve un'ammirata attenzione, poi a un settimanale per soli uomini, ottenendone la pubblicazione. Costanza, sinceramente innamorata del marito sempre più esaltato per i successi ottenuti, accetta persino di esibirsi nuda davanti ai ventimila spettatori che gremiscono l'Arena di Verona. Divorato dalla sua mania, Niccolò finisce in manicomio, dove continua a vantarsi di avere una bella moglie.
SCHEDA FILM

Regia: Pasquale Festa Campanile

Attori: Lando Buzzanca - Niccolo' Vivaldi, Laura Antonelli - Costanza Vivaldi, Ferruccio De Ceresa, Gianrico Tedeschi, Elsa Vazzoler, Lino Toffolo, Luciano Bianciardi, Gino Cavalieri, Gigi Bonfanti, Franco Bisazza, Adolfo Belletti

Sceneggiatura: Pasquale Festa Campanile

Fotografia: Silvano Ippoliti

Musiche: Riz Ortolani

Montaggio: Sergio Montanari, Mario Morra

Durata: 113

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: CINESCOPE EASTMANCOLOR

Tratto da: ISPIRATO AL ROMANZO "IL COMPLESSO DI LOTH" DI LUCIANO BIANCIARDI

Produzione: CLESI CINEMATOGRAFICA

Distribuzione: EURO INTERNATIONAL FILMS - VIDEO KINEO, AVO FILM

CRITICA
"Pasquale Festa Campanile prende lo spunto da un racconto di Luciano Bianciardi per una commedia tanto maliziosa quanto bizzarra che si dipana con eccessiva monotonia e ragguardevole volgarità, entrambe preponderanti rispetto agli intenti satirici. Lando Buzzanca cerca di contenere le smorfie al minimo indispensabile, Laura Antonelli ripresa di spalle è più espressiva della Duse". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 3 settembre 2001)