Il figliuol prodigo
THE PRODIGAL
USA - 1955

Micah, figlio di Eli, è un ragazzo modello. Promesso sposo a Ruth, lavora insieme a suo padre e a suo fratello le terre che un giorno saranno le sue. Un giorno, però, durante un viaggio, Micah incontra Samarra, la bellissima sacerdotessa di Astarte e se ne innamora. Tornato a casa, non riesce a dimenticarla perciò, dopo aver chiesto a suo padre la metà della sua eredità, parte per Damasco insieme al fedele Asham, un giovane schiavo muto che Micah ha liberato. Anche Samarra lo ama ma un giorno gli chiede la preziosissima perla di Sheda per donarla al suo Dio. Per ottenerla ci vogliono molti soldi e Micah manda Asham a casa per riscuotere il resto dell'eredità paterna. Durante il viaggio di ritorno a Damasco, però, il giovane viene derubato e Micah, ridotto in miseria, viene venduto come schiavo. Soltanto dopo aver affrontato mille avventure e conosciuto il valore della libertà, Micah potrà fare ritorno a casa dove suo padre sarà pronto ad accoglierlo come se non se ne fosse mai andato...
- Regia:
- Attori: - Samarra, - Micah, - Nahreeb, - Ruth, - Asham, - Rhakim, - Eli, - Elissa, - Bosra, - Carmish, - Joram, - Yasmin, - Governatore, - Ramadi, - Tobiah, - Caleb, - Tahra, - Uba, - Miriam, - Deborah, - David, - Kavak, - Risafe, - Lahla, - Faradine, - Lirhan
- Sceneggiatura: Joseph I. Breen Jr. - (adattamento), Samuel James Larsen - (adattamento), Maurice Zimm
- Fotografia: Joseph Ruttenberg
- Musiche: Bronislau Kaper
- Montaggio: Harold F. Kress
- Scenografia: Randall Duell, Cedric Gibbons
- Arredamento: Henry Grace, Edwin B. Willis
- Costumi: Herschel McCoy
- Effetti: A. Arnold Gillespie, Warren Newcombe
- Durata: 115'
- Colore: C
- Genere: BIBLICO
- Specifiche tecniche: CINEMASCOPE EASTMANCOLOR STEREOF
- Tratto da: ispirato alla omonima parabola biblica
- Produzione: MGM
- Distribuzione: MGM
- Vietato 16
CRITICA
"E' un grande film spettacolare, che non vanta particolari pregi artistici: regia, interpretazione, realizzazione di mestiere. L'accurata ambientazione e i costumi sfarzosi conferiscono al lavoro un discreto valore spettacolare." ("Segnalazioni cinematografiche", vol. 39, 1956)