Il decalogo 6

Dekalog Szesc

POLONIA 1988
A Varsavia, il diciannovenne Tomek, impiegato alle poste, al suo ritorno a casa, ogni sera, spia con il binocolo Magda, la trentenne inquilina del palazzo di fronte, una donna bella, indipendente, sessualmente libera e disponibile ad incontri con diversi uomini nel suo domicilio. Ossessionato dal desiderio per questa donna, Tomek le invia avvisi di pagamento inesistenti; le manda a casa dei tecnici del gas con il pretesto di una fuga (ma solo per disturbare i suoi incontri d'amore); accetta un secondo lavoro come fattorino, pur di vederla al mattino per consegnarle il latte. Riuscito finalmente ad avvicinarla, a dichiararsi ed ad entrare nella casa della donna Tomek fallisce nel tentativo di amplesso con Magda. Umiliato, disgustato e disperato il giovane, dopo aver tentato il suicidio, sparisce. Magda, inquieta per la sua assenza, lo cerca e adesso è lei che tenta di spiarlo. Quando dopo molto tempo Tomek, ormai disamorato di Magda, la rivede all'ufficio postale, con freddezza dichiara alla donna di aver smesso di spiare il suo corpo ed i suoi amplessi.
SCHEDA FILM

Regia: Krzysztof Kieslowski

Attori: Rafal Imbro - Uomo Barbuto, Grazyna Szapolowska - Magda, Olaf Lubaszenko - Tomek, Jan Piechocinski - Uomo Biondo, Piotr Machalica - Roman, Stanislaw Gawlik - Postino, Stephania Iwinska - Affittacamere

Soggetto: Krzysztof Kieslowski, Krzysztof Piesiewicz

Sceneggiatura: Krzysztof Kieslowski, Krzysztof Piesiewicz

Fotografia: Witold Adamek

Musiche: Zbigniew Preisner

Montaggio: Ewa Smal

Scenografia: Halina Dobrowolska

Durata: 58

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Produzione: TELEWIZJA POLSHAW (WARZAWA) SENDER FREIES BERLIN (BERLINO)

Distribuzione: MIKADO FILM (1990) - MULTIVISION, GENRAL VIDEO, SAN PAOLO AUDIOVISIVI, L'UNITA' VIDEO

Episodi: Non commettere atti impuri

CRITICA
Qui gli "atti impuri" distruggono ogni sogno e illusione di amore. Eppure si ha l'impressione ineludibile che si tratti in sostanza, di una breve storia di amore che, nata sotto gli auspici di un voyeurismo da adolescente tutti goffaggini e fremiti segreti, si risolve per i due personaggi principali nel pianto e rimorso della donna e nella presa di coscienza del ragazzo umiliato. (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 109, 1989)