IL CONQUISTATORE DI ATLANTIDE

ITALIA 1965
Eracle, naufragato sulle coste dell'Africa settentrionale viene salvato da Virna ed accolto amichevolmente prima dal padre di lei, lo sceicco Assur, e poi dal principe Karr. L'eroe si rende conto ben presto che c'è della ruggine tra i due sovrani a causa di un equivoco: Assur e Karr, infatti, si accusano vicendevolmente degli attacchi che le loro tribù subiscono con frequenza; in realtà gli assalitori sono individui misteriosi che i beduini chiamano "ombre". Quando dalle "ombre" viene rapita la stessa Virna, Eracle e Karr, sulle loro tracce, giungono in una città diroccata. Si tratta della mitica Atlantide, alla cui distruzione erano sopravvissute due persone, Ramir e la regina Ming, capaci di produrre nuovi esseri, privi di volontà propria, con i quali i due ambiziosi intendono conquistare il mondo. Eracle non solo riesce a liberare Virna, ma anche a distruggere definitivamente la città con i suoi pericolosi abitanti.
SCHEDA FILM

Regia: Alfonso Brescia

Attori: Kirk Morris - Eracle, Luciana Gilli - Virna, Piero Lulli - Ramir, Andrea Scotti - Karr, Mahmud El Sabba - Assur, Hélène Chanel - Ming, Mohamed Tawfik, Kathleen Parker

Soggetto: Franco D'Este, Alfonso Brescia

Sceneggiatura: Franco D'Este, Alfonso Brescia

Fotografia: Fausto Rossi

Musiche: Ugo Filippini

Montaggio: Nella Nannuzzi

Scenografia: Mario Giorsi

Costumi: Mario Giorsi

Durata: 90

Colore: C

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: TECHNISCOPE TECHNICOLOR

Produzione: ALBERTO CHIMENZ, GEO AGLIANI E PIER LUDOVICO PAVONI PER PCA PRODUZIONE FILM (ROMA), COPRO FILM (CAIRO)

Distribuzione: REGIONALE

NOTE
- GIRATO IN EGITTO.

- KIRK MORRIS E' LO PSEDONIMO DI ADRIANO BELLINI.

- ASSISTENTE SCENOGRAFO LUCIAO RICCERI.
CRITICA
"Il film s'ispira con debole fantasia ad elementi mitici ed avventurosi, i quali sono suggestivi soltanto per quel che riguarda certi ambienti naturali di selvaggia bellezza. per il resto, superficiale e casalingo nella scenografia e nei costumi, il film non esce dai limiti di un mediocre artigianato." (Segnalazioni cinematografiche, vol. 58, 1965)