I senza nome

Le cercle rouge

FRANCIA 1970
Un evaso italiano in fuga, un ex detenuto francese e un ex poliziotto ubriacone progettano una super rapina in una gioielleria. Il colpo riesce ma la costanza di un commissario non fa dormire in modo tranquillo il trio...
SCHEDA FILM

Regia: Jean-Pierre Melville

Attori: Alain Delon - Corey, Bourvil - Comandante Mattei, Gian Maria Volonté - Vogel, Yves Montand - Jansen, Paul Crauchet - Il ricettatore, Paul Amiot - Capo della Polizia, Pierre Collet - Guardiano della prigione, André Ekyan - Rico, Jean-Pierre Posier - Aiutante di Mattei, Jean-Marc Boris - Figlio di Santi, Yves Arcanel - Giudice Istruttore, René Berthier - Direttore della P.G., Jean Champion - Il casellante, Jacques Léonard - Un poliziotto, Robert Rondo - Un poliziotto, Roberto Marchetto - Un borghese, Jacques Leroy - Un poliziotto, Jean Pignol - Il Cancelliere, François Périer - Santi, Jacques Galland - Capotreno, Jean Pierre Janic - Uomo di Rico, Yvan Chiffre - Un poliziotto, Anna Douking - Ex amica di Corey, Jean Franval - Gerente dell'Albergo, Roger Fradet - Un poliziotto, Robert Favart - Commesso, Edouard Francomme - Guardiano del Biliardo

Soggetto: Jean-Pierre Melville

Sceneggiatura: Jean-Pierre Melville

Fotografia: Henri Decaë

Musiche: Eric Demarsan

Montaggio: Marie-Sophie Dubus

Scenografia: Théobald Meurisse

Altri titoli:

The Red Circle

Durata: 150

Colore: C

Genere: POLIZIESCO

Specifiche tecniche: PANORAMICA EASTMANCOLOR

Produzione: ROBERT DORFMANN PER LES FILMS CORONA, SELENIA FILMS, FONO ROMA

Distribuzione: MEDUSA DISTR. - AVO FILM

NOTE
- PER LA PRIMA EDIZIONE VEDI SEGNALAZIONI CINEMATOGRAFICHE VOLUME 7O PAGINA 123, VALUTAZIONE PASTORALE III.

- DISTRIBUZIONE FIDA.

- ADATTAMENTI E DIALOGHI: JEAN-PIERRE MELVILLE.
CRITICA
"Uno dei più bei "noir" francesi, diretto da un impeccabile specialista e interpretato con notevole affiatamento da quattro bravi protagonisti. Memorabile, in particolare il commissario di Bourvil più noto per le sue caratterizzazioni brillanti. Per lui fu l'ultimo film." (Francesco Mininni, Magazine italiano tv).

"Un eccellente film noir, soprattutto nella prima parte nuovo ed originale, per la sua capacità di rendere con lucido distacco e perfetta scansione dei tempi il funzionamento di una sorta di diabolica predestinazione, di cui sono, in un certo senso, vittime i criminali protagonisti. Si tratta di un lavoro condotto con un ritmo serratissimo e una costante presa spettacolare. Di notevole bravura gli interpreti." (Segnalazioni cinematografiche, vol. 85, 1978).