I ragazzi di Bandiera Gialla

ITALIA 1967
Un gruppo di studenti vuol prendere in affitto una cantina per trasformarla in un club "beat". Carlo e Stefano, già rivali in amore per via di Marisa, loro compagna e aspirante cantante, all'insaputa l'uno dell'altro affittano contemporaneamente due locali situati nella medesima strada. La nuova situazione finisce per separarli definitivamente e per frazionare il gruppo dei ragazzi. Nel frattempo, Marisa incide un disco e suscita l'interesse - non del tutto professionale - di un dirigente della società discografica. Stefano, viceversa, non riesce a sfondare e Carlo trova difficoltà a causa del servizio militare. Ma Stefano riesce a sostituire in una trasmissione il suo disco a quello di Marisa ottenendo un vivo successo; trionfante, apre il suo locale, ma Carlo riesce a sabotare la manifestazione. A questo punto i due ragazzi, dietro suggerimento di Marisa, si convincono che è meglio fondere nuovamente le forze e battezzano il locale unificato: "Bandiera Gialla".
SCHEDA FILM

Regia: Mariano Laurenti

Attori: Gianni Pettenati, Marisa Sannia, Fabrizio Moroni, Renata Pacini, Riccardo Garrone, Flora Lillo, Patty Pravo, Rocky Roberts, The Airedales, Toni Ucci, Anna Campori, Teodoro Agrimi, Franco Morici, Gianni Boncompagni, Ricky Shayne, Lucio Dalla, Gian Pieretti, Claudio Trionfi, The Primitives, The Sorrow, Gli Idoli, Equipe 84

Soggetto: Vittorio Metz

Sceneggiatura: Vittorio Metz

Fotografia: Stelvio Massi

Musiche: Gianni Boncompagni

Montaggio: Giuliana Attenni

Scenografia: Riccardo Domenici

Costumi: Roberto Coppa

Durata: 93

Colore: C

Genere: MUSICALE COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANORAMICA, EASTMANCOLOR

Produzione: RENATO ANGIOLINI E RENATO JABONI PER IMA FILM

Distribuzione: MEDUSA

CRITICA
"Grande occasione per i fans della musica leggera e motivo di amare riflessioni sugli indirizzi del nostro film medio. 'I ragazzi di Bandiera Gialla' è il titolo di una fortunata trasmissione radiofonica che della musica per giovani e giovanissimi s'è fatta (...) autorevole vessillifera (...). Entro questi limiti lo spettacolo può anche dirsi riuscito (...) ma appartiene, naturalmente, all'industria del disco più che a quella del cinema". (Anonimo, "Film Mese", 8/9, settembre 1967).