I ponti di Sarajevo

Les ponts de Sarajevo

BULGARIA 2014
13 registi europei offrono la loro visione della città di Sarajevo: ciò che questa città ha rappresentato nella storia europea degli ultimi 100 anni e quello che è Sarajevo oggi in Europa.
"L'avamposto" - Prima Guerra Mondiale. In una trincea scavata nella roccia del Monte Pasubio è asserragliato un piccolo plotone di militari italiani, per lo più ragazzi, ognuno con il proprio dialetto, ogni volto con una storia diversa. Il loro compito è quello di riconquistare un avamposto a poche centinaia di metri, ma un cecchino nemico uccide uno ad uno tutti i soldati che cercano di avvicinarsi. La convinzione di andare incontro a morte certa seminerà il panico tra i giovani militari.
"Il ponte" - Majo e Fatima sono arrivati a Roma vent'anni fa fuggendo dall'assedio di Sarajevo. Lei è una bella donna vicina ai cinquanta, cristiana. Lui cinquanta compiuti, musulmano. Il loro fragile equilibrio costruito negli anni viene rotto dalla notizia della morte del padre di Majo che obbligherà i due a fare i conti con il proprio doloroso passato.
"L'album" - La Sarajevo di oggi raccontata attraverso il ricordo dei suoi abitanti.
"Les ponts des soupirs" - Un saluto malinconico alla Sarajevo cristallizzata in un secolo di violenza reale e simbolica.
"Ma chère nuit" - Durante un bagno in piscina, un uomo viene avvisato da uno sconosciuto di un imminente attacco terroristico nei suoi confronti. Dopo aver tenuto una conversazione filosofica sulla volontà di Dio e la libertà di compiere le proprie scelte, l'uomo si appresta a fare la sua tanto attesa apparizione in pubblico per le vie della città, a bordo di una macchina militare scoperta...
"Little Boy" - Un bambino di 5 anni è rimasto solo e a occuparsi di lui c'è solamente la nonna. Durante il giorno vaga nella città di Sarajevo per dare da mangiare ai cuccioli in strada e andare a lezione di pianoforte e karate. Di notte, invece, è solo nella nebbia.
"Reflexions" - La vita nella Sarajevo contemporanea riflessa sui vetri che proteggono le fotografie in bianco e nero scattate dal fotografo bosniaco Milomir Kovačević nel 1992, durante l'assedio della città.
"Silence Mujo" - Durante un allenamento di calcio nello stadio Zetra, il piccolo Mujo fallisce un calcio di rigore mandando il pallone oltre la recinzione, nel cimitero adiacente. Mentre i compagni che scherzano sulle sepolture cattoliche e musulmane, Mujo indugia fra le tombe.
("Reveillon") - Il signor Popescu spiega a sua moglie la Storia, unendo insieme pezzi che non si incastrano di un puzzle eternamente incompleto.
"Zan's Journey" - Zan ha 21 anni è un ragazzo timido e tranquillo che vive in un villaggio nel nord della Catalogna insieme alla famiglia. Zan è nato a Sarajevo nel 1991. Quando lui aveva 8 mesi la città è stata assediata e la famiglia ha deciso di fuggire rifugiandosi a Banyoles. Zan non capisce la guerra in Bosnia perché l'ha vissuta, ma il fratello Haris lo aiuta a ritrovare il suo passato grazie ai racconti e alle descrizioni dei luoghi che lui non ha mai visto.
"Princip, Texte" - Una giovane coppia legge estratti di un'intervista con Gavrilo Princip.
"Sara et sa mère" - Sarajevo, 2014. Sara ha sei anni e sta cambiando casa insieme alla mamma. Con l'aiuto di un amico di famiglia, madre e figlia spacchettano le loro cose, piene di ricordi. Alcuni si possono condividere, altri no.
SCHEDA FILM

Regia: Aida Begic - "Album", Leonardo Di Costanzo - "L'avamposto", Jean-Luc Godard - "Les ponts des soupirs", Kamen Kalev - "Ma chère nuit", Isild Le Besco - "Little Boy", Sergeï Loznitsa - "Reflexions", Vincenzo Marra - "Il ponte", Ursula Meier - "Silence Mujo", Vladimir Perisic - "Our Shadows Will", Cristi Puiu - "Reveillon", Angela Schanelec - "Princip, Texte", Marc Recha - "Zan's Journey", Teresa Villaverde - "Sara et sa mère"

Attori: Gaetano Bruno - "L'avamposto", Emanuel Caserio - "L'avamposto", Fortunato Leccese - "L'avamposto", Emiliano Masala - "L'avamposto", Paolo Comite - "L'avamposto", Federico Di Costanzo - "L'avamposto", Laurent Gjeci - "L'avamposto", Hans Gottardi - "L'avamposto", Paolo Iezzi - "L'avamposto", Andrea Meneghello - "L'avamposto", Fatima Neimarlija - "Il ponte", Maio Ivkovic - "Il ponte", Amir Mujezin - "Album", Anel Sahinovic - "Album", Behija Alic - "Album", Darko Trajkovic - "Album", Edin Avdagic-Koja - "Album", Elma Selimovic - "Album", Haris Grizovic - "Album", Irena Mulamuhic - "Album", Isa El-Ali - "Album", Munevera Omanovic - "Album", Samka Puskar-Kovacevic - "Album", Sandro Trbic - "Album", Sefket Dzambic - "Album", Tarik Cehic - "Album", Zijada Smajic - "Album", Sabina Sabic Zlatar - "Les ponts des soupirs", "Sara et sa mère", Sara Sabic Zlatar - "Les ponts des soupirs", "Sara et sa mère", Senaida K. - "Les ponts des soupirs", "Sara et sa mère", Mak Hubjer - "Les ponts des soupirs", "Sara et sa mère", Fabrice Aragno - "Les ponts des soupirs", Jean-Paul Battaggia - "Les ponts des soupirs", Paul Grivas - "Les ponts des soupirs", Samuel Finzi - "Ma chère nuit", Gilles Tschudi - "Ma chère nuit", Gergana Pletnyova - "Ma chère nuit", Nazim Mumunov - "Ma chère nuit", Ilian Petrov - "Ma chère nuit", Dimitar Dimitrov - "Ma chère nuit", Nikolay Serbezov - "Ma chère nuit", Eduard Iliev - "Ma chère nuit", Ulysse - "Little Boy", Amina Husic - "Little Boy", Fadila Guska - "Little Boy", Sida Mocevic - "Little Boy", Marija Ivancevic - "Little Boy", Vladan Kovacevic - "Silence Mujo", Alma Prica - "Silence Mujo", Sead Jesenkovic - "Silence Mujo", Dzevad Zafirovic - "Silence Mujo", Anur Musovic - "Silence Mujo", Bogdan Ninkovic - "Our Shadows Will", Feda Stamenkovic - "Our Shadows Will", Andrej Ivancic Stamenkovic - "Our Shadows Will", Nikola Brkovic - "Our Shadows Will", Mihailo Kovic - "Our Shadows Will", Marian Râlea - "Reveillon", Valeria Seciu - "Reveillon", Mak Dzinovic - "Zan's Journey", Zlatko Dzinovic - "Zan's Journey", Muamer Dzinovic - "Zan's Journey", Zenana Brcic - "Zan's Journey", Safija Brcic - "Zan's Journey", Hatidza Hozo - "Zan's Journey", Aljosa Ajanovic - "Zan's Journey", Vedad Kovacevic - "Princip, Texte", Melisa Kadrovic - "Princip, Texte"

Soggetto: Maurizio Braucci - "L'avamposto", Leonardo Di Costanzo - "L'avamposto", Vincenzo Marra - "Il ponte"

Sceneggiatura: Maurizio Braucci - "L'avamposto", Leonardo Di Costanzo - "L'avamposto", Vincenzo Marra - "Il ponte", Aida Begic - "Album", Kamen Kalev - "Ma chère nuit", Isild Le Besco - "Little Boy", Antoine Jaccoud - "Silence Mujo", Ursula Meier - "Silence Mujo", Vladimir Perisic - "Our Shadows Will", Valeria Seciu - "Reveillon", Marc Recha - "Zan's Journey", Angela Schanelec - "Princip, Texte", Teresa Villaverde - "Sara et sa mère"

Fotografia: Luca Bigazzi - "L'avamposto", Duccio Cimatti - "Il ponte", Erol Zubcevic - "Album", Julian Atanassov - "Ma chère nuit", Lada Paradzik - "Little Boy", Oleg Mutu - "Reflexions", Agnès Godard - "Silence Mujo", Simon Beaufils - "Our Shadows Will", Luchian Ciobanu - "Reveillon", Diego Dussuel - "Zan's Journey", Reinhold Vorschneider - "Princip, Texte", Rui Poças - "Sara et sa mère"

Musiche: Kaloyan Dimitrov - "Ma chère nuit"

Montaggio: Carlotta Cristiani - "L'avamposto", Massimiliano Pacifico - "Il ponte", Redzinald Simek - "Album", Xavier Sirven - "Ma Chère Nuit", Nihad Usanovic - "Little Boy", Danielius Kokanauskis - "Reflexions", Sergeï Loznitsa - "Reflexions", Nelly Quettier - "Silence Mujo", Jelena Maksimovic - "Our Shadows Will", Ioachim Stroe - "Reveillon", Belén López - "Zan's Journey", Helle le Fevre - "Princip, Texte", Andrée Davanture - "Sara et sa mère"

Scenografia: Giliano Carli - "L'avamposto", Alessandra Mura - "Il ponte"

Costumi: Andrea Taddei - "L'avamposto"

Suono: Carlo Missidenti - presa diretta, "L'avamposto", Daniela Bassani - montaggio, "L'avamposto", Marzia Cordò - montaggio, "L'avamposto", Stefano Grosso - montaggio, "L'avamposto", Mirko Perri - montaggio, "Il ponte"

Altri titoli:

Bridges of Sarajevo

Durata: 110

Colore: B/N-C

Genere: DRAMMATICO DOCUMENTARIO STORICO

Specifiche tecniche: DIGITAL HD, 2K

Produzione: CINÉTÉVÉ, OBALA ART CENTAR, IN COPRODUZIONE CON BANDE À PART FILMS, MIR CINEMATOGRAFICA, UNAFILM, UKBAR FILMES, THE FIRST WORLD WAR CENTENARY MISSION, FRANCE 2 CINÉMA, RAI CINEMA, RTS RADIO TÉLÉVISION SUISSE

Distribuzione: MILANO FILM NETWORK (2015)

Data uscita: 2015-06-25

Episodi: Album - L'avamposto - Les ponts des soupirs - Ma chère nuit - Little Boy - Reflexions - Il ponte - Silence Mujo - Our Shadows Will - Reveillon - Princip, Texte - Zan's Journey - Sara et sa mère

NOTE
- REALIZZATO CON IL SUPPORTO DEL SARAJEVO FILM FESTIVAL.

- DIREZIONE ARTISTICA: JEAN-MICHEL FRODON.

- SEQUENZE ANIMATE: FRANÇOIS SCHUITEN AND LUIS DA MATTA ALMEIDA.

- PROIEZIONE SPECIALE AL 67. FESTIVAL DI CANNES (2014).
CRITICA
"13 registi europei di chiara fama cinefila (in testa, a dettar legge, l'85enne Jean Luc Godard), in un generoso e divertente nella varietà film puzzle ora coraggiosamente distribuito da Milano Film Network. Con un compito uguale e diverso per tutti: coniugare in diverse calligrafie morali, estetiche, geografiche, raccontare in corti d'autore, una decina di minuti l'uno, la Sarajevo's story in fieri tra documento e fiction, variando il punto di vista, la forma, ed anche la sostanza. È un caleidoscopio di suggestioni, un'alternanza di stimoli, un modo per capire dove portano le armi e poi gli armistizi, dove il dolore soprattutto conduce per mano: torneranno i prati? Non sembra facile. Stimoli razionali (...), stimoli immaginifici o letterari (...). A ogni inizio, variando cultura, generazione, origine, dobbiamo calibrare il tasso emotivo, mutare registro e traduzione, rimettere la marcia giusta (...) gli episodi più belli sono quelli sottratti alla dittatura del Tempo, quelli dove Sarajevo è un luogo dell'anima, del dolore o della memoria. Il collage è in certi momenti straordinario (...)." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 2 luglio 2015)

"'I ponti di Sarajevo' è una tipica operazione da festival. (...) è un assemblaggio di tredici brevi brani affidati ad altrettanti registi di ogni provenienza europea intorno al comune tema di Sarajevo (...). Accanto a quella del fuoriclasse Godard (suggestioni in libertà) figurano due firme bosniache, e una rispettivamente svizzera, francese, bulgara, ucraina, rumena, catalana, tedesca, portoghese. Spiccano, tra gli ermetismi di quasi tutti, i 'corti' dei due italiani Leonardo di Costanzo e Vincenzo Marra." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 2 luglio 2015)