Grand Hotel Astoria

Week-End at the Waldorf

USA 1945
Nel lussuoso hotel Waldorf Astoria di New York, ogni week-end, arrivano molti personaggi che si incontrano e poi non si rivedranno mai più. C'è un famoso ladro che sta per mettere a segno il piano per rubare i gioielli di un principe indiano; una giovane diva del cinema che, benché sia felice del successo ottenuto, vorrebbe condurre una vita più vera; un celebre corrispondente di guerra che vorrebbe riposarsi per qualche giorno ma ha alle costole un giovane giornalista ansioso di imparare il mestiere da lui ed infine un giovane capitano dell'aviazione che ha appena saputo che dovrà pagare con la vita un errore commesso sul campo. Circostanze imprevedibili portano il reporter e il suo giovane assistente nella camera dell'attrice che dopo averli presi per ladri di gioielli, deve poi fingersi moglie del corrispondente di guerra e finisce con l'innamorarsene. Intanto il ladro viene beffato e il giovane capitano inizia una nuova vita a fianco alla segretaria dell'albergo.
SCHEDA FILM

Regia: Robert Z. Leonard

Attori: Ginger Rogers - Irene Malvern, Lana Turner - Bunny Smith, Walter Pidgeon - Chip Collyer, Van Johnson - Capitano James Hollis, Edward Arnold - Martin X. Edley, Keenan Wynn - Oliver Webson, Robert Benchley - Randy Morton, Phyllis Thaxter - Cynthia Drew, Leon Ames - Henry Burton, Lina Romay - Juanita, Samuel S. Hinds - Jessup, Porter Hall - Stevens, Frank Puglia - Emile

Soggetto: Vicki Baum

Sceneggiatura: Guy Bolton, Bella Spewack, Sam Spewack

Fotografia: Robert H. Planck

Musiche: Johnny Green

Montaggio: Robert J. Kern

Scenografia: Daniel B. Cathcart, Cedric Gibbons

Costumi: Irene , Marion Herwood Keyes

Effetti: Warren Newcombe

Altri titoli:

Weekend at the Waldorf

Durata: 130

Colore: B/N

Genere: MUSICALE COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM

Tratto da: Testo teatrale "Grand Hotel" di Vicki Baum

Produzione: MGM

Distribuzione: MGM

CRITICA
"Questo film riproduce con efficacia l'ambiente di un grande albergo americano, e ci permette di gettare uno sguardo sulla vita frivola delle classi ricche. Non ha pretese d'arte ma è realizzato con abilità e con larghi mezzi." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 21, 1947)