Good Kill

3/5
Niccol va dritto all'obiettivo: che cosa vuol dire essere un pilota di droni? Il cortocircuito di Ethan Hawke

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USA 2014
Un pilota da combattimento divenuto manovratore di droni, trascorre dodici ore al giorno combattendo i talebani da Las Vegas. Le altre dodici ore le passa a casa, discutendo con moglie e figli. Un giorno, il pilota si interroga sul proprio, domandandosi se stia combattendo una guerra senza fine.
SCHEDA FILM

Regia: Andrew Niccol

Attori: Ethan Hawke - Maggiore Tom Egan, Bruce Greenwood - Tenente Colonnello Johns, Zoë Kravitz - Aviere Vera Suarez, Jake Abel - Specialista Zimmer, January Jones - Molly Egan, Ryan Montano - Aviere Roy Carlos, Dylan Kenin - Capitano Ed Christie, Stafford Douglas - Billy, Zion Leyba - Travis Egan, Sachie Capitani - Jesse Egan, Michael Sheets - Danny, Ross Shaw - Tenente Drier, Peter Coyote - Langley, Colin Jones - Frank, Kristen Rakes - Iris, Kevin Wiggins - Morgan, Alma Sisneros - Emily James, Fatima El Bahraouy - Donna, El Khttabi Abdelouahab - Ragazzo, Chakir Faiz - Uomo

Sceneggiatura: Andrew Niccol

Fotografia: Amir M. Mokri

Musiche: Christophe Beck

Montaggio: Zach Staenberg

Scenografia: Guy Barnes

Arredamento: Rachid Quiat, Wendy Ozols-Barnes

Costumi: Lisa Jensen

Effetti: Craig Lyn

Altri titoli:

Drones

Durata: 104

Colore: C

Genere: THRILLER

Produzione: ANDREW NICCOL, NICOLAS CHARTIER, ZEV FOREMAN, MARK AMIN PER VOLTAGE PICTURES, SOBINI FILMS

Distribuzione: BARTER ENTERTAINMENT (2016)

Data uscita: 2016-02-25

TRAILER
NOTE
- IN CONCORSO ALLA 71. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2014).
CRITICA
"(...) una versione horror di 'Truman show'. Accantonato ogni problema etico, la guerra (ma la tragedia si declina anche in altri modi) diventa gioco 'divertente' in cui si mira al nemico in nome di una giustizia e di una libertà soggettive. Bella partenza del film del fanta regista Andrew Niccol, esperto di improbabili traslochi spazio temporali, più banale lo svolgimento (e delude la conclusione) affidata alla crisi militar-coniugale di Ethan Hawke cui finalmente sorge il dubbio che non siamo a Disneyland. Bisogna scovare la tessera mancante della forma umana (ma ormai disumana) e inserirvi il germe della pìetas, coscienza che si perde nel 'play' (non a caso vuol dire anche recitare) del video inseguimento delle vittime: poi si timbra il cartellino e si torna a casa per l'happy hour." (Maurizio Porro, "Corriere della Sera", 25 febbraio 2016)

"Andrew Niccol sceglie una chiave anti-spettacolare, dove a volte è perfino difficile identificarsi nel protagonista, interpretato da Ethan Hawke con un distacco muto e doloroso. Forse un film più importante che 'bello', ma da vedere." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 25 febbraio 2016)

"Niccol immerge la vicenda in un'implosa atmosfera di tensione, lasciandoci alle prese con molti interrogativi." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 25 febbraio 2016)

"'That's a good kill' è un'espressione che fa inorridire. Eppure è nel gergo militare americano per indicare un 'bel colpo', cioè un obiettivo colpito con probabile vittima a carico. (...) Se lo spunto era d'attualità e valore etico incredibili, l'autore non lo ha sfruttato, confezionando un'opera di rimpianti." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 25 febbraio 2016)

"L'argomento è scottante e di grandissima attualità (...) come spesso capita quando ci si imbatte nel genio della fantascienza adulta Andrew Niccol, autore del mitico copione di 'The Truman Show' (1998) e regista del bellissimo 'Gattaca' (1997). L'inizio, infatti, è una vera e propria bomba (...), poi purtroppo il regista neozelandese perde il controllo e si schianta, facendo diventare il film un trito dramma familiare con finale così retorico che lascia a bocca aperta. Va comunque riconosciuto il coraggio di affrontare per primi, e nel modo più nazionalpopolare possibile (grazie al carisma del divo con anima Hawke), un tema assai dibattuto nel nostro presente storico." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 25 febbraio 2016)

"Piacerà perché è un film intrigante e volutamente spiazzante, perché comincia come l'antico 'Top Gun' di Tom Cruise e si tramuta poco a poco in un 'Truman Show'. Nel primo film sui reality assistivi all'alienazione per una vita fasulla. Qui è la guerra che aliena (fasulla in Nevada, ma quanto atroce in Iraq)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 25 febbraio 2016)

"Originale dramma, che scruta le nuove frontiere della guerra. Dove con il pretesto dell'antiterrorismo, si ammazzano anche i civili. (...) Filosofia spicciola: «Se smettessimo di uccidere, forse smetterebbe anche Al Qaeda» e esasperato linguaggio da caserma." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 25 febbraio 2016)

"Drammaccio di coscienza del soldato Ethan Hawke, stressato pilota a tavolino dei micidiali droni che uccidono spesso innocenti. (...) Più interessante del mélo familiare, prevedibile e ingombrante, è l'analisi delle procedure di controllo informatico della guerra. Ambigua, ma interessante, l'idea che per 'guarire' dalla nausea virtuale sia opportuno tornare in volo e colpire da soldato. Non uno dei migliori Niccol (...)." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 26 febbraio 2016)