Gambit

USA 1966
Harry Dean e Emile Fournier hanno in mente di impossessarsi di una preziosa scultura in ceramica cinese posseduta da Shahbandar, un uomo ricchissimo. Per riuscire nell'impresa, coinvolgono Nicole Chang, una bella ragazza che somiglia in modo incredibile alla moglie defunta del miliardario. Dopo varie peripezie i tre riescono a rubare la preziosa statuetta. Quando Nicole viene a sapere che in realtà l'oggetto in loro possesso non è altro che una copia perfetta dell'originale che si trova ancora nella cassaforte di Shahbandar e che l'intenzione dei suoi amici è quella di truffare incauti collezionisti, Nicole si infuria e accusa Henry di aver tentato di fare di lei una ladra e una truffatrice. Henry, che si è innamorato di lei, per dimostrarle quanto la ama distrugge la scultura. Ma sarà quella l'unica copia?
SCHEDA FILM

Regia: Ronald Neame

Attori: Shirley MacLaine - Nicole Chang, Michael Caine - Harry Tristan Dean, Herbert Lom - Ahmad Shahbandar, Roger C. Carmel - Ram, Arnold Moss - Abdul, John Abbott - Emile, Richard Angarola - Colonnello Salim, Maurice Marsac - Impiegato Hotel

Soggetto: Sidney Carroll - Romanzo, Sidney Carroll

Sceneggiatura: Jack Davies, Alvin Sargent

Fotografia: Clifford Stine

Musiche: Maurice Jarre

Montaggio: Alma Macrorie

Scenografia: Alexander Golitzen, George C. Webb

Arredamento: John P. Austin, John McCarthy Jr.

Costumi: Jean Louis - abiti

Altri titoli:

Gambit - Grande furto al Semiramis

Das Mädchen aus der Cherry-Bar

Ladrona por amor

Un hold-up extraordinaire

Durata: 110

Colore: C

Genere: COMICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: TECHNISCOPE, 35 MM (1: 2.35) - TECHNICOLOR

Tratto da: romanzo omonimo di Kendall Lane

Produzione: LEO L. FUCHS PER UNIVERSAL PICTURES

Distribuzione: UNIVERSAL - CIC VIDEO

NOTE
- CANDIDATO ALL'OSCAR 1967 PER: MIGLIOR SCENOGRAFIA (A COLORI), MIGLIORI COSTUMI E MIGLIOR SONORO (WALDON O. WATSON).
CRITICA
"Il film fa perno su un meccanismo molto scorrevole senza peraltro trarne il dovuto profitto, accontentandosi di un vago e discreto tono giallo-rosa che non insegue particolari effetti di raffinatezza caricaturale o di commedia. A questa generale tenuità di effetti contribuisce la corretta recitazione dei protagonisti." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 62, 1967)