Fuorigioco

Gregorio Samsa, un manager d'azienda sui cinquantacinque anni e nel pieno della propria esperienza e competenza professionale, viene improvvisamente licenziato. Si ritrova, così, improvvisamente di fronte al nulla e diventa vittima di angosciose paranoie e incubi che lo tormentano nel sonno. Le sue giornate sono vuote, senza alcun impegno, nessuna relazione da coltivare, niente da fare; un tempo gigantesco da riempire e un vuoto a cui dare un senso, in cui l'unica distrazione è rappresentata dal corpo sinuoso e seducente della giovane che lui spia nella finestra di fronte. Inoltre, Gregorio è convinto di essere vittima di un complotto e considera il suo licenziamento un errore madornale per l'azienda. Determinato a fare qualsiasi cosa pur di riavere il suo posto, l'uomo cerca di coinvolgere amici ed ex colleghi ad aiutarlo a smascherare il complotto per potere così ricattare l'azienda che lo ha sbattuto via e riacquistare il suo posto. Intrappolato nella propria angoscia e paranoia, Gregorio non riesce a darsi pace, a rassegnarsi a un contesto sociale che rende tutti vittime di un sistema economico e politico ormai impazzito. Nemmeno l'amore di sua moglie Lucia riesce a tenerlo agganciato alla realtà, ad aiutarlo a superare la depressione che lo travolge, e libera i propri fantasmi che lo trascinano alla ricerca di un capro espiatorio scaraventandolo in una folle giostra di violenza.