FUORI UNO SOTTO UN ALTRO... ARRIVA IL PASSATORE

ITALIA 1973
Mentre un inetto funzionario della polizia gli dà inutilmente la caccia, il bandito Stefano Pelloni, detto il "Passatore", mette a segno un colpo dietro l'altro, giungendo persino - mentre nel romagnolo teatro di Forlimpopoli è in corso uno spettacolo cui assiste il cardinal legato in persona - a presentarsi in sala con la sua banda al completo e a depredare gli spettatori di tutto il loro denaro. Fortunato in amore come nel brigantaggio, astuto quant'altri mai, il Pelloni riesce quindi - nonostante che a dargli filo da torcere sia ora lo stesso capo della polizia, Zambelli, già suo compagno di seminario - a sottrarre Garibaldi alle guardie austriache che lo inseguono. Deciso a intrappolarlo e servendosi di un ambizioso bandito finito nelle sue mani, Zambelli gli tende allora un tranello, attirandolo a Castrocaro, con la mira di un furto di gioielli ai danni di una falsa arciduchessa d'Austria. Stavolta, il Pelloni si trova in seria difficoltà, ma sarà lo stesso capo della polizia a consentirgli la fuga, a patto che egli abbandoni per sempre il brigantaggio.
SCHEDA FILM

Regia: Giuliano Carnimeo

Attori: Chris Avram, Sal Borgese, Umberto D'Orsi, Edwige Fenech, George Hilton, Chris Huerta, Helga Liné, Lucrezia Love, Jack Logan, Manuel Zarzo, Marco Migliozzi

Soggetto: Benito Bertaccini

Sceneggiatura: Tito Carpi, Nanda Migliozzi, Gustavo Quintana

Fotografia: Pablo Ripoll

Musiche: Aldo Buonocore

Montaggio: Ornella Micheli

Durata: 96

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: CINESCOPE EASTMANCOLOR

Produzione: DAVIS (ROMA) PROCINOR (MADRID)

Distribuzione: REGIONALE - AVO FILM

CRITICA
Versione eroicomica e largamente romanzata delle avventurose imprese del celeberrimo brigante romagnolo, il film non riesce, per scarsità di trovate e piattezza di regia, che a suscitare un modesto interesse. Assente qualsiasi tematica, privo di efficacia satirica, si basa su alcune discrete ambientazioni e sulle stanche risorse di una comicità di baraccone; fra esse coesistono, con le tradizionali e innocenti torte in faccia, le più recenti acquisizioni del cinema d'oggi: un pizzico di sesso e frequenti sconcezze verbali. (Segnalazioni Cinematografiche).