FREQUENZE PERICOLOSE

STAY TUNED

USA 1993
Dopo un litigio con la moglie Helen, Roy si vede offrire dal misterioso Spike un abbonamento alla tv satellitare. L'uomo firma, ma non sa che sta invece vendendo l'anima al diavolo. Viene letteralmente risucchiato dalla tv, seguito da Helen, e la coppia si trova a passare da un programma televisivo all'altro, cercando di sopravvivere per non consegnare le loro anime alla dannazione...
SCHEDA FILM

Regia: Peter Hyams

Attori: John Ritter - Roy Knable, Pam Dawber - Helen Knable, Jeffrey Jones - Spike, David Tom - Darryl Knable, Heather McComb - Diane Knable, Joyce Gordon - Sarah Seidenbaum, Erik King - Pierce, Don Calfa - Wetzel, Eugene Levy - Crowley, Bob Dishy - Murray Seidenbaum

Soggetto: Richard Siegel, Tom S. Parker, Jim Jennewein

Sceneggiatura: Jim Jennewein, Tom S. Parker

Fotografia: Peter Hyams

Musiche: Bruce Broughton

Montaggio: Peter E. Berger

Scenografia: Philip Harrison

Costumi: Joe I. Tompkins

Durata: 95

Genere: FANTASCIENZA COMMEDIA

Produzione: MORGAN CREEK

Distribuzione: PENTA DISTRIBUZIONE - PANARECORD

NOTE
PRODOTTO DA: JAMES G. ROBINSON - PRODUTTORI ESECUTIVI: GARY BARBER, E DAVID NICKSAY - COPRODUTTORE: ARNE SCHMIDT.
CRITICA
"C'è un po' di tutto in questo curioso film guidato dalla cinica regia del mai banale Peter Hyams di 'Atmosfera zero', c'è l'incubo dello schermo, grande o piccolo, che ricorre anche in 'Sliver' e nel nuovo Schwarzenegger, e c'è, naturalmente, l'ironia contro lo stile televisivo che è di multinazionale idiozia: ma più che di polemica attiva si può parlare di un requiem. La musica è rap, gli attori sono simpatici, John Ritter si vende l'anima al tubo catodico e, se è necessario, veste benissimo da donna. Certo, con Spielberg e Lucas poteva essere un caso: ma resta un film variopinto e spiritoso. Sullo sfondo la solita famigliola USA, con una teen ager di quelle che stanno al telefono a chiedere 'Quanto mi ami?'." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 5 ottobre 1993).

"Hyams esemplifica la trovatina di base attraverso le peripezie di una coppia di sposi che, finiti in un programma televisivo, passano da un canale all'altro - dal telequiz al cartoon - cercando di evitare in ogni modo l'abbraccio col diavolo. Il tono è goliardico, il ritmo sufficientemente picchiatello e certe parodie (ad esempio lo spot sul 'Silenziatore degli innocenti') inducono al sorriso. Non c'è molto di più. Ma se non ci si aspetta una versione catodica del Faust ci si può anche divertire. Faceto." ('Sette', 14 ottobre 1993).