FORMULA PER UN DELITTO

Una giovane donna, Janet Fury, si presenta sotto falso nome all'Università di Berkeley per compiere delle ricerche. Vedova di un giovane scienziato deceduto durante un esperimento scientifico, sospetta che la morte del marito sia stata causata da un suo collega, il dottor Martin Baker, allo scopo di appropriarsi di alcune importanti scoperte fatte dalla vittima. Dopo aver stretto amicizia con Baker, Janet mette in atto una macchinazione grazie alla quale lo scienziato viene accusato di omicidio e condannato all'ergastolo. Successivamente, ritenendo di aver acquisito prove inoppugnabili dell'innocenza di Baker, Janet lo scagiona, ottenendone la scarcerazione. Nonostante l'iniziale imbarazzo, tra Janet e Baker si ristabilisce ben presto una salda amicizia. Nuovi elementi sopraggiungono però a far riemergere nell'animo della donna dubbi e sospetti. Messo alle strette, Baker, confessa a Janet la sua responsabilità nella morte del marito, e cerca di sopprimerla. L'intervento di un ispettore di polizia sottrarrà la donna alla drammatica situazione, mentre Baker rimarrà ucciso precipitando da un molo pericoloso.