Fiore di cactus

Cactus Flower

USA 1969
Il dentista Julian Winston, scapolo quarantenne, per evitare il matrimonio ha fatto credere alla sua amica Toni, molto più giovane di lui, di avere moglie e tre figli; ma quando la ragazza, a causa di un appuntamento mancato tenta di uccidersi e viene salvata da Igor, suo giovane vicino di casa, Julian, commosso, le promette che la sposerà: prima, naturalmente, dovrà ottenere il divorzio. Poiché la scrupolosa Toni vuol esser certa che la moglie del dentista glielo concederà, Julian, prigioniero delle proprie bugie, che non vuol confessare, è costretto a inventarsi una consorte, e la trova nella persona di Stefania Dickinson, la sua infermiera, che dopo un'infelice esperienza matrimoniale si è trasformata in una specie di ispido cactus. La donna, pero, è segretamente innamorata di Winston e l'imprevista avventura in cui egli la caccia la fa improvvisamente rifiorire...
SCHEDA FILM

Regia: Gene Saks

Attori: Walter Matthau - Julian Winston, Ingrid Bergman - Stephanie Dickinson, Goldie Hawn - Toni Simmons, Jack Weston - Harvey Greenfield, Rick Lenz - Igor Sullivan, Vito Scotti - Sig. Arturo Sánchez, Irene Hervey - Sig.ra Durant, Eve Bruce - Georgia, Irwin Charone - Proprietario del negozio, Matthew Saks - Il nipote

Soggetto: Pierre Barillet - commedia, Jean-Pierre Grédy - commedia, Abe Burrows - commedia

Sceneggiatura: I.A.L. Diamond

Fotografia: Charles Lang

Musiche: Quincy Jones

Montaggio: Maury Winetrobe

Scenografia: Robert Clatworthy

Arredamento: Edward G. Boyle

Costumi: Moss Mabry

Durata: 103

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: TECHNICOLOR, EASTMANCOLOR

Tratto da: commedia di Pierre Barillet, Abe Burrows e Jean-Pierre Grédy

Produzione: FRANKOVICH PRODUCTIONS, COLUMBIA PICTURES CORPORATION

Distribuzione: CEIAD - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO - DVD (2002)

NOTE
- OSCAR 1969 PER LA MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA A GOLDIE HAWN.

- DAVID DI DONATELLO 1970 PREMIO SPECIALE A GOLDIE HAWN.
CRITICA
"Un'allegra e animata commedia degli equivoci, sorretta soprattutto dall'ottimo mestiere degli interpreti." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 69, 1970)