FINE SECOLO

ITALIA 1999
SCHEDA FILM

Regia: Gianni Lepre

Attori: Lino Capolicchio - Achille Rinaldi, Fabrizio Contri - Luca Magni, Pino Micol - Vittorio Rinaldi, Anna Kanakis - Giulia Cairo, Arnoldo Foà - Attilio Magni, Sergio Fantoni - Ludovico Rinaldi, Emilio Bonucci - Walter Lombardi, Paola Quattrini - Elisabetta Rinaldi, Mirko Petrini - Eros Rinaldi, Giada Carlucci - Anna Magni, Selvaggia Quattrini - Silvia Rinaldi, Alberto Gimignani - Toscano, Tony Sperandeo - Bruno Corti, Gabriella Pession - Paola, Anita Zagaria - Stephanie

Soggetto: Mimmo Rafele

Sceneggiatura: Mimmo Rafele, Andrea Purgatori

Fotografia: Romano Albani

Musiche: Stefano Mainetti

Montaggio: Ugo de Rossi

Scenografia: Giacomo Calò Carducci

Costumi: Fulvia Amendolia

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: RAI FICTION REALIZZATA DA ROSARIO RINALDO PER PEQUOD

NOTE
FILM PER LA TELEVISIONE
MINISERIE DA 3 PUNTATE DA 90 MINUTI - PIU' 2 PUNTATE DA 120 MINUTI - RAIDUE
CRITICA
C'è da chiedersi come la nuova serie di Raidue "Fine Secolo" possa essere così brutta, pur avendo un cast di tutto rispetto. A parte ovviamente la protagonista Anna Kanakis, che ha rinunciato, dice, alle sue caratteristiche da sex symbol (e le siamo grati per il sacrificio), anche se non per questo ha imparato a recitare. E pazienza. Tanto ci sono Arnoldo Foà e gli altri a recitare anche per lei. Ma non basta, perché questa storia sembra comunque un collage di altre storie. Si parte alla maniera più scontata per un giallo: col ritrovamento di un cadavere femminile. Se vi ricordate, anche Twin Peaks, la bellissima serie americana, cominciava così ma poi scopriva le carte una a una rovesciando i ruoli e le situazioni con giochi di specchi che facevano diventare una tranquilla cittadina americana un inferno di perversità. Qui siamo invece nella nostra provincia mangereccia e pettegola, dove tutti sanno tutto di tutti e tutti sembrano parenti. Gli sceneggiatori dovrebbero far apparire ogni tanto un albero genealogico per spiegarci chi è figlio di chi. Oppure allegare un bigino a qualche settimanale televisivo. Perché non siamo mica a "Beautiful", dove tutti i personaggi sono stati sposati tra di loro e sono figli dei propri figli. (Maria Novella Oppo, "L'Unità", 02.10.1999).