Festa per il compleanno del caro amico Harold

The Boys in the Band

USA 1970
Michael, un giovane omosessuale, per festeggiare il compleanno dell'amico Harold, ha organizzato un piccolo ricevimento a cui prendono parte vari amici: Hank, un professore di matematica sposato, ed il suo infedele compagno Larry; Bernard, un commesso di colore; Emory, giullaresco benzinaio; e, infine, Donald, inutilmente in cura da uno psicanalista. Alla riunione, però, partecipa anche Alan, un ex-compagno di università di Michael che non è stato inviato ma è in crisi con la moglie ed è andato a chiedere consigli all'amico. La presenza di quest'uomo eterosessuale mette in agitazione la compagnia e più di tutti Michael - intelligente, sensibile, tormentato - che, ricordandosi di una giovanile debolezza di Alan, escogita un crudele gioco telefonico nel disperato intento di scoprire le sue vere preferenze sessuali. Otterrà, invece, di far riappacificare l'amico con sua moglie e, al termine di una serata in cui tutti si scopriranno soli e abbandonati, di ritrovarsi più deluso e sofferente che mai.
SCHEDA FILM

Regia: William Friedkin

Attori: Kenneth Nelson - Michael, Frederick Combs - Donald, Cliff Gorman - Emory, Laurence Luckinbill - Hank, Keith Prentice - Larry, Peter White - Alan McCarthy, Reuben Greene - Bernard, Robert La Tourneaux - Cowboy Tex, Leonard Frey - Harold

Soggetto: Mart Crowley

Sceneggiatura: Mart Crowley

Fotografia: Arthur J. Ornitz

Montaggio: Carl Lenner, Gerald B. Greenberg

Scenografia: John Robert Lloyd

Arredamento: Philip Smith

Costumi: W. Robert La Vine

Altri titoli:

Los chicos de la banda

Les garçons de la bande

Die Harten und die Zarten

Durata: 117

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85) - TECHNICOLOR

Tratto da: omonima opera teatrale di Mart Crowley

Produzione: CINEMA CENTER FILMS, LEO PRODUCTIONS

Distribuzione: TITANUS

NOTE
- REVISIONE MINISTERO SETTEMBRE 1997.

- PRESENTATO AL 21° TORINO FILM FESTIVAL (2003) IN OCCASIONE DELLA RETROSPETTIVA DEDICATA AL REGISTA.
CRITICA
"Dopo una parte iniziale, dedicata a un'esteriore descrizione dell'ambiente degli omosessuali, il film cerca di presentare i particolari aspetti dei singoli personaggi e di metterne in evidenza il loro dramma. Ne risulta un'opera che, nei limiti derivanti dalla sua evidente origine teatrale, è ben sostenuta da un'attenta regia, da un serrato dialogo e da un'ottima interpretazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 70, 1971)