FEMMINA INCATENATA

ITALIA 1949
Scultore di grido, professore all'Accademia di Belle Arti, porta in sé da tempo l'idea d'una statua che dovrebbe esprimere il travaglio dell'anima, ansiosa di liberarsi di vincoli della materia. Ma la statua dell'"Incatenata", resta lo stato di concetto: Manuel non riesce a dare adeguata espressione plastica all'idea. Alla fine dell'anno accademico, una sua allieva, Lori, domanda di lavorare con lui e tra i due si stabilisce un intimo rapporto spirituale. Quando Manuel lascia Roma per seguire la sua amante Jacquelina, Lori resta nello studio e, ispirandosi ai concetti del maestro, scolpisce mirabilmente "L'Incatenata". Tornato a Roma, Manuel resta scosso nel vedere così magistralmente attuata la sua idea; ma Lori, impressionata per l'appassionata gelosia di Jacqueline, lascia lo studio. Manuel, ossessionato dall'idea della statua, ch'egli identifica ormai con Lori, lascia l'amante e si mette alla ricerca di Lori. Questa, resasi conto dello squilibrio del maestro, sta per lasciarlo definitivamente, quando Manuel, mirando forse a distruggere la statua, colpisce mortalmente Lori.
SCHEDA FILM

Regia: Giuseppe De Martino

Attori: Raoul Traverso, Maddalena Platania, Mara Domestici, Filippo Gregori, Gabriele Cerroni, Enzo Braschi, Manuel Roero - Lo Scultore, Jacqueline Plessis - Amante Dello Scultore, Lori Randi - Hidla, Lora Silvani, Wanda Della Valle, Gianni Agus, Norma Meneghini, Emilio Schubert, Franca Tamantini, Marco Tulli, Valeria Tulli, Silvana Ceracchini

Soggetto: B. Camagna

Sceneggiatura: Giuseppe De Martino, Gian Bistolfi, Leonardo De Mitri

Fotografia: Mario Albertelli

Musiche: Gino Filippini

Scenografia: Flavio Mogherini

Genere: DRAMMATICO

Produzione: MARIO TROMBETTI PER OPERA FILM

Distribuzione: OPERA FILM

NOTE
TRA GLI INTERPRETI HANNO PARTECIPATO LE INDOSSATRICI DI EMILIO SCHUBERT: LALLA, MAFALDA, MARISA E ISA, CON LA DIRETTRICE DELL'ATELIER ADRIANA. - FILM CHE CIRCOLO' POCHISSIMO E SOLTANTO IN "PROVINCIA".
CRITICA
"Il soggetto sarebbe interessante, ma lo svolgimento è inadeguato. Apprezzabile la recitazione del protagonista". (Anonimo, "Segnalazioni Cinematografiche", vol. XXVII del 1950).