Fedra

SPAGNA 1956
Nel paesino di Aldor, in riva al mare, vive la giovane Fedra che con la sua bellezza riesce a conquistare ogni uomo. Un giorno, arriva al villaggio un vecchio pescatore, Giovanni, rimasto vedovo con un figlio. Anche lui si innamora di Fedra e, prima di partire e ritornare a casa, chiede alla ragazza di sposarlo. Lei rifiuta anche perché si è innamorata, non ricambiata, di Fernando, senza sospettare che si tratti del figlio di Giovanni. Quando scopre la verità, Fedra decide di accettare la proposta di matrimonio di Giovanni: così potrà rimanere sempre vicina a Fernando e pian piano conquistarne il cuore. Il ragazzo, invece, evita la presenza di Fedra e respinge sistematicamente le sue attenzioni. All'ennesimo rifiuto, però, Fedra escogita una terribile vendetta e, tra le lacrime, confessa a Giovanni che suo figlio l'ha sedotta. L'uomo ne rimane sconvolto e, imbarcatosi, affronta suo figlio in mare aperto. Durante la lite, però, una mareggiata si abbatte sulla barca e Fernando ne viene sbalzato fuori. Ogni tentativo del padre e degli altri marinai di salvarlo risulta inutile. Nel frattempo, Fedra, per sfuggire alle altre donne del paese che la incolpano di quello che sta accadendo, si è rifugiata sulla scogliera. Da lì vede il corpo senza vita di Fernando e, gettatasi nell'acqua. si lascia morire al suo fianco in un ultimo impossibile abbraccio.
SCHEDA FILM

Regia: Manuel Mur Oti

Attori: Emma Penella - Stella, Enrique Diosdado - Giovanni, Vicente Parra - Fernando, Manuel de Juan - Mathias, Raúl Cancio - Vincent, Rafael Calvo - Pierre, Porfiria Sanchíz - Rose, Alfonso Rojas - Souto, Ismael Elma - Ismael

Soggetto: Lucio Anneo Seneca - dramma

Sceneggiatura: Antonio Vich, Manuel Mur Oti

Fotografia: Manuel Berenguer

Musiche: Guillermo Cases

Montaggio: Antonio Jimeno

Altri titoli:

Fedra, the Devil's Daughter

Durata: 100

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: ispirato al dramma omonimo Lucio Anneo Seneca

Produzione: SUEVIA CESAREO GONZALES PER SUEVIA FILMS S.A.

Distribuzione: FLORENTIA

CRITICA
"Questa versione moderna della nota storia di Fedra non raggiunge che in minima parte la drammaticità e il pathos delle opere antiche. Nel film si rivelano infatti esagerazioni ed espedienti retorici, che tolgono alla vicenda l'accento della verità e rendono convenzionale la fisionomia dei personaggi. Nello sviluppo della trama si notano parecchi luoghi comuni. Buona la fotografia; discreta, se anche a volte troppo enfatica, la recitazione". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 41, 1957)