Delitto d'amore
ITALIA - 1974

Protagonisti del film sono due giovani: Nullo Branzi, un settentrionale, e Carmela Santoro una ragazza siciliana, immigrata in Lombardia. Lavorano nello stesso stabilimento nei pressi di Milano, soffrendo dei tipici problemi della fabbrica, spesso disumana e alienante. Si aggiungano in più le condizioni subumane in cui la famiglia di Carmela è costretta a vivere e il lavoro in fabbrica, dannoso per le esalazioni che, a lungo andare, mettono in pericolo la vita stessa della lavoratrice. Carmela si innamora di Nullo, si fidanza e si concede a lui. In una situazione, che ha ormai legato le loro due vite, esplode acuta la differenza di mentalità dei due protagonisti. Anarchica, libertaria, senza fede quella di Nullo; oppressa da condizionamenti di schiavitù familiare e sociale, da una tipica religiosità superstiziosa e da consuetudini ataviche, quella di Carmela. Il contrasto, già acuto sul piano individuale, viene esasperato dall'ambiente. La vicenda conclude melodrammaticamente con un matrimonio civile in extremis e con la morte di Carmela, vittima della fabbrica che ha così consumato un ennesimo omicidio bianco.
- Regia:
- Attori: - Carmela Santoro, - Nullo Branzi, - Pasquale, - Medico della fabbrica, - Adalgisa, - Fratello di Nullo, - Madre di Nullo, - Il sindaco, - Giardiniere della fabbrica,
- Soggetto: Ugo Pirro
- Sceneggiatura: Ugo Pirro, Luigi Comencini
- Fotografia: Luigi Kuveiller
- Musiche: Carlo Rustichelli - La canzone "'A curuna" (O.E. Profazio) è cantata da Rosa Balistrieri
- Montaggio: Nino Baragli
- Scenografia: Dante Ferretti
- Costumi: Dante Ferretti, Paola Comencini - (assistente)
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Altri titoli:
Ein verbrechen aus wahrer Liebe
Delito de amor
Somewhere Beyond Love
Un vrai crime d'amour - Durata: 100'
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Specifiche tecniche: PANORAMICA, TECHNOSPES, EASTMANCOLOR
- Produzione: GIANNI HECHT LUCARI PER DOCUMENTO FILM
- Distribuzione: TITANUS (1974) - MULTIVISION, VIDEOPIU' ENTERTAINMENT (COLLECTION)
CRITICA
"Condita da una lieve satira sociale, è una favola ambientata nell'alienante (e mortale) hinterland industriale milanese." (Paolo Mereghetti - 'Dizionario dei film').