Countdown to Zero

USA 2010
Impressionante documentario sulle armi nucleari in cui, esponendo le minacce attuali e mostrando diverse opinioni di esperti e statisti internazionali - tra cui: il presidente Jimmy Carter, Mikhail Gorbachev e Tony Blair - si traccia la storia della bomba atomica, dalla sua nascita all'attuale situazione. Ben nove nazioni possiedono le armi di distruzione di massa. Il mondo si mantiene grazie a un equilibrio precario che potrebbe essere mandato in frantumi a causa di un'azione di terrorismo o per un semplice incidente. Una convincente argomentazione a favore del disarmo globale.
SCHEDA FILM

Regia: Lucy Walker

Sceneggiatura: Lucy Walker

Fotografia: Robert Chappell, Gary Clarke, Bryan Donnell, Nick Higgins

Musiche: Peter Golub

Montaggio: Brad Fuller, Brian Johnson (II)

Durata: 90

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Produzione: LAWRENCE BENDER PRODUCTION, PARTICIPANT MEDIA IN ASSOCIAZIONE CON WORLD SECURITY INSTITUTE

NOTE
- PROIEZIONE SPECIALE AL 63. FESTIVAL DI CANNES (2010).
CRITICA
"Non si esce sereni da 'Countdown to Zero' di Lucy Walker sul disarmo nucleare, dal primo incontro tra Reagan e Gorbaciov, che fu 'senza risultati concreti, ma fu un seme gettato', come ricorda lo stesso Gorbaciov intervistato nel film, fino all'ultimo meeting di Obama con i grandi del mondo. 'Countdown to Zero' è stato presentato qui dall'insolita coppia Meg Ryan e la regina Noor di Giordania. Partendo dalla fine della Guerra Fredda, la Walker ricostruisce la proliferazione nucleare fino all'allarme degli anni Novanta, provocato dalla paura che delle armi di sterminio potesse appropriarsi il terrorismo. Una possibilità non remota, da quando sul mercato e in paesi difficili da controllare sono arrivati dall'ex Urss chili di uranio arricchito o di plutonio, che, come illustra il film, 'è facile confondere con altro, basta la sabbia per i rifiuti dei gatti perché superi il controllo del metaldetector'. Sono tre le cause che potrebbero provocare l'uso di una bomba atomica e devastare il mondo: un errore, un calcolo sbagliato, la follia. E, dimostra il film, non è improbabile che qualcuna si verifichi." (Maria Pia Fusco, 'la Repubblica', 18 maggio 2010)