COMPLOTTO A SAN FRANCISCO

Edmond Dantès ufficiale di marina sbarcato a S. Francisco, incontra una ragazza che maltrattata da banditi, invoca aiuto. Liberata dai suoi persecutori, la ragazza racconta a Dantès d'essere una ricca ereditiera e d'essere orfana. Il suo tutore l'aveva fatta chiudere in un manicomio, per impadronirsi delle sue ricchezze. Solo il matrimonio potrebbe salvarla ed essa persuade Dantès a sposarla; ma dopo la prima notte, essa scompare. Dantès ritiene ch'essa sia stata rapita dai sicari del tutore e riportata nella casa di cura. Tornato a San Francisco, vi si reca segretamente; ma mentre egli s'aggira nelle stanze un uomo viene ucciso e Dantès viene accusato d'assassinio. Benché egli si dichiari e sia innocente, viene arrestato, processato e condannato a morte: il suo stesso avvocato, invece di difenderlo, ha agito ai suoi danni. Riuscito a fuggire, si mette alla ricerca di sua moglie e scopre ch'essa è la segretaria dell'avvocato difensore, il quale sapendo che Dantès è l'unico erede dell'immensa fortuna di Montecristo, ha ordito la trama, per liberarsi di lui e impadronirsi delle agognate ricchezze. L'avvocato e i suoi complici vengono eliminati in una sparatoria con la polizia. I due sposi, che hanno imparato ad amarsi, si riuniscono felicemente.