Chi giace nella culla di zia Ruth?
Whoever Slew Auntie Roo?
GRAN BRETAGNA - 1971

Rosie Forrest, una ricca vedova di origine americana non si è mai ripresa dalla morte accidentale della figlioletta Catherine, caduta dalle scale mentre tentava di discenderle scivolando sul corrimano. Ne hanno approfittato il signor Harrison, che si è spacciato per medium, e i domestici Albie e Clarine, i quali tutti insieme, inscenando sedute spiritiche, le hanno sottratto denaro. In occasione di Natale, la Forrest accoglie bambini di un orfanotrofio della provincia e tra questi c'è la piccola Katy, che somiglia molto a Catherine e quindi Rose decide di tenerla con sé e non rimandarla all'istituto. Christopher, il vivace fratellino della vittima, però penetra nella misteriosa casa della Forrest e, suggestionato dalla nota favola di Hans e Gretel, vede nella padrona di casa una strega cattiva e ne fraintende le azioni. Reagendo secondo le linee della favola, il ragazzetto e la sorellina provocano un incendio fatale per la Forrest e si allontanano con l'orsacchiotto Willy in cui hanno nascosto i gioielli della loro vittima.
- Regia:
- Attori: - Rosie Forrest, - Christopher, - Katy, - Benton, - Ispettore Willoughby, - Sig. Harrison, - Signorina Henley, - Dottor Mason, - Clarine, - Albie, - Angela, - Peter, - Katharine, - Signorina Wilcox
- Soggetto: David Osborn - (racconto)
- Sceneggiatura: Robert Blees, Jimmy Sangster, Gavin Lambert - (dialoghi addizionali)
- Fotografia: Desmond Dickinson
- Musiche: Ken Jones
- Montaggio: Tristam Cones
- Scenografia: George Provis
-
Altri titoli:
Who Slew Auntie Roo?
- Durata: 95'
- Colore: C
- Genere: HORROR
- Specifiche tecniche: KODAKCOLOR
- Tratto da: racconto di David D. Osborn
- Produzione: AMERICAN INTERNAZIONAL PICTURES, HEMDALE FILM CORPORATION
- Distribuzione: REGIONALE
- Vietato 14
CRITICA
"La vicenda, raccontata con un po' di rilassatezza da uno specialista di storie a metà tra l'orrore e la psicopatologia, non manca di impostazione adeguata e di interpretazioni valide. Tra queste, se quella della Winters è un po' monocorde e ridondante, quella dei bambini è inappuntabile e tale da lasciare il segno nell'emotività dello spettatore." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 78, 1975)