Che cosa aspettarsi quando si aspetta

What to Expect When You're Expecting

USA 2012
Cinque coppie alle prese con l'attesa di un bebè. Jules, esperta di fitness in Tv, e il suo compagno Evan, ballerino di successo, devono riuscire a conciliare le loro brillanti carriere con le problematiche della maternità; l'avvocato Wendy deve tenere a bada i suoi ormoni impazziti per la gravidanza mentre suo marito Gary subisce la competizione messa in atto da suo padre Ramsey, anche lui in attesa di ben due gemelli dalla nuova - e giovane - compagna Skyler. Holly è una fotografa che vorrebbe adottare un bambino ma che deve fare i conti con il marito Alex, non troppo sicuro della scelta e per questo mandato a frequentare un gruppo di supporto per neo-papà, che lo renderanno edotto su come stanno veramente le cose. Rosie e Marco, chef rivali, si ritrovano in attesa di un figlio senza neanche aver provato le gioie del primo appuntamento...
SCHEDA FILM

Regia: Kirk Jones

Attori: Cameron Diaz - Jules, Jennifer Lopez - Holly, Elizabeth Banks - Wendy, Chace Crawford - Marco, Brooklyn Decker - Skyler, Ben Falcone - Gary, Anna Kendrick - Rosie, Matthew Morrison - Evan, Dennis Quaid - Ramsey, Chris Rock - Vic, Rodrigo Santoro - Alex, Joe Manganiello - Davis, Rob Huebel - Gabe, Thomas Lennon - Craig, Amir Talai - Patel, Rebel Wilson - Janice, Wendi McLendon-Covey - Kara, Taylor Kowalski - JJ, Mimi Gianopulos - Molly, Jesse Burch - Hutch Davidson, Genesis Rodriguez - Courtney

Soggetto: Heidi Murkoff - libro

Sceneggiatura: Heather Hach, Shauna Cross

Fotografia: Xavier Pérez Grobet

Musiche: Mark Mothersbaugh

Montaggio: Michael Berenbaum

Scenografia: Andrew Laws

Arredamento: Halina Siwolop

Costumi: Karen Patch

Effetti: Hydraulx

Durata: 110

Colore: C

Genere: DRAMMATICO ROMANTICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: ARRI ALEXA, ARRIRAW/2K, 35 MM/D-CINEMA (1:2.35)

Tratto da: libro omonimo di Heidi Murkoff (ed. Sperling & Kupfer)

Produzione: ALCON ENTERTAINMENT, LIONSGATE, PHOENIX PICTURES, WHAT TO EXPECT PRODUCTIONS

Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY

Data uscita: 2012-09-14

TRAILER
NOTE
- HEIDI MURKOFF FIGURA ANCHE TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI.
CRITICA
"C'è il «pregnant movie», film di gravidanza: dopo Helga, '17 ragazze', ecco quattro coppie americane sintonizzate sul bebè in arrivo o adottivo. Ispirata a un manuale per coppie in attesa, la commedia fa riflettere evitando retoriche melò ma con tutti i comfort della falsità e un collettivo happy end. Diretto da Matt Reeves, il film è in mano a un cast da spot con la Diaz e Jennifer Lopez che si misurano pance, mentre fra gli uomini ci sono Quaid e Chris Rock, anche loro a misurarsi circonferenze." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 14 settembre 2012)

"Cinque coppie yankee in gravidanza aspettano bebè contemporaneamente rischiando di sfornarli simultaneamente nel finale. Può accadere solo in una parossistica commedia hollywoodiana al femminile dove tutto è incredibile: dai lavori trendy delle signore protagoniste (la Diaz è una guru televisiva, la Banks guru dell'allattamento, la Lopez guru della fotografia, la Kendrick aspirante guru del catering alternativo) a un gruppo di maschietti capitanati da Chris Rock che fa da stucchevole contrappunto satirico allo strapotere femminile. Si rischia così di avere una commedia fasulla, caotica (più di 10 personaggi in 109 minuti) e falsamente dalla parte delle donne, le quali risultano antipatiche, lagnose e piuttosto isteriche. Tratto dal saggio comico-sociologico best-seller di Heidi Murkoff. Continua la carriera schizofrenica del regista Kirk Jones. Dalla garrula commedia irlandese sulla senilità 'Svegliati Ned' al brutto remake del Tornatore di 'Stanno tutti bene' per arrivare a questo confuso minestrone hollywoodiano che fa rimpiangere la coralità glamour del Garry Marshall di 'Appuntamento con l'amore' e 'Capodanno a New York'. Da Jones, ormai, non sappiamo più cosa aspettarci." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 14 settembre 2012)

"Ispirata all'omonima guida best seller per futuri genitori scritta nel 1985 da Arlene Eisenberg, Heidi E. Murkoff e Sandy Hathaway, 'Che cosa aspettarsi quando si aspetta' è una commedia di rara insulsaggine. In scena cinque coppie, con donne in dolce attesa (o pronte all'adozione) che entrano in ansia causa annessi e connessi della gravidanza (pancione, voglie, flatulenze, squilibri emotivi) e la paura di scoprirsi poco votate alla maternità; mentre i partner, pur coinvolti e innamorati, paventano le imminenti responsabilità e il cambiamento radicale di vita. Il cast include le presenza divistiche di Cameron Diaz e Jennifer Lopez, Elizabeth Banks e Dennis Quaid che si impegnano a suscitare la simpatia e la risata, e invece a volte risultano persino irritanti." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 14 settembre 2012)

"L'attesa a cui allude il titolo è proprio quella. Si incrociano le storie di quattro coppie per le quali la gravidanza arriva un po' troppo... Inaspettata! Non vi stupirà sapere che è tratto da uno di quei libri-guida che in America hanno tanto successo." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 14 settembre 2012)

"A leggere il titolo, questo film sembrerebbe la manna per tutte le mamme in dolce attesa. Una guida visiva di situazioni e soluzioni per gestire al meglio la gravidanza. Aspettativa sacrosanta, visto che la pellicola è tratta dall'omonimo bestseller di Heidi Murkoff considerato, da anni, una sorta di sacro trattato sulla complessità della gestazione. Sì, ma al lato pratico? Non aspettatevi nulla di tutto ciò. Il film affronta sì, attraverso la storia di cinque coppie, il tema dell'attesa ma in maniera del tutto banale, superficiale, non rappresentativa e poco originale. Una commedia fatta e finita dove la gravidanza non è il fine ma il pretesto per assemblare una serie di gag, tra l'altro poco divertenti. (...) A super casi non corrisponde super film. A parte l'ispirato Chris Rock e la sempre convincente Elizabeth Banks, è vuoto puro. Il conato di vomito che colpisce la Diaz, nel prologo, sembra prefigurare la sintesi di una pellicola dal basso tasso di comicità e dall'alta gradazione di noia. Per fortuna, non dura nove mesi." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 14 settembre 2012)