Cella 2455 braccio della morte

Winker, da bambino, subisce un profondo trauma quando sua madre resta vittima di un incidente d'auto che fa di lei un'inferma. Dopo quest'episodio, il padre cade in miseria. Per aiutare la famiglia, Winker incomincia a rubacchiare poi, entrato a far parte di una banda di giovani delinquenti, finisce in prigione. Ritornato in libertà, Winker organizza una propria banda che lo porta a finire ancora una volta in carcere. In seguito alla sua condotta esemplare, Winker ottiene l'ammissione ad una colonia agricola con l'impegno di non fuggire, senza però rispettarlo. Arrestato di nuovo, deve subire un periodo di dura prigionia. Uscito di carcere, il giovane bandito è più che mai sbandato. Arrestato di nuovo e accusato di orrendi delitti, viene condannato a morte. Quando gli viene annunciato il rinvio dell'esecuzione, Winker si confessa a Dio e comprende che la vita è un dono, del quale si deve usare a vantaggio del prossimo.