Brothers

USA 2009
Sam e Tommy Cahill sono fratelli, ma non si possono immaginare due persone più diverse tra loro. Sam è un marine, ha sposato Grace, la fidanzata dei tempi del liceo con cui ha avuto due figli, è un marito fedele e un padre affettuoso, pronto a sacrificarsi per la Patria. Suo fratello minore Tommy, invece, non ha mai messo la testa a posto. Entra ed esce di prigione, non ha relazioni stabili e negli anni si è costruito l'immagine di provocatore e pecora nera della famiglia. Il giorno in cui Tommy esce di prigione, viene invitato da suo fratello alla festa che ha organizzato per salutare amici e parenti prima di partire per una missione in Afghanistan e, come ogni volta, le tensioni familiari esplodono. Quando però, qualche tempo dopo, non si hanno più notizie dell'elicottero su cui Sam era a bordo e viene ipotizzata la sua morte, Tommy decide, per la prima volta nella sua vita di prendersi delle responsabilità. Sarà lui a occuparsi di Grace e dei bambini. Dopo un inizio difficile, tra lui e sua cognata inizia a crearsi un rapporto molto stretto. Ma in realtà Sam non è morto: catturato dai talebani, è stato sottoposto a prigionia, minacce e torture che hanno minato alla base la sua personalità. Nella famiglia Cahill ora, niente è più come prima...
SCHEDA FILM

Regia: Jim Sheridan

Attori: Natalie Portman - Grace Cahill, Tobey Maguire - Sam Cahill, Jake Gyllenhaal - Tommy Cahill, Bailee Madison - Isabelle Cahill, Taylor Geare - Maggie Cahill, Patrick Flueger - Joe Willis, Sam Shepard - Hank Cahill, Mare Winningham - Elsie Cahill, Clifton Collins Jr. - Maggiore Cavazos, Josh Berry - Sergente Freeman, Carey Mulligan - Cassie Willis, Jenny Wade - Tina, Jason R. Lone Hill - Capitno Sanderson, Luce Rains - "The Nose", Omid Abtahi - Yusef, Arron Shiver - A.J., Navid Negahban - Murad, James D. Dever - Sergente Maggiore Atwater, Dylan Kenin - Nick, Ray Prewitt - Owen, Bob Jesser - Dan Schneider, Rebecca Grant - Infermiera

Soggetto: Susanne Bier - sceneggiatura, 2004, Anders Thomas Jensen - sceneggiatura, 2004

Sceneggiatura: David Benioff

Fotografia: Frederick Elmes

Musiche: Thomas Newman

Montaggio: Jay Lash Cassidy

Scenografia: Tony Fanning

Arredamento: Wendy Ozols-Barnes

Costumi: Durinda Wood

Effetti: Randy E. Moore, Joseph Conti, Jonah Loop, Scott Milne, Great FX

Durata: 108

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: ispirato al film "Non desiderare la donna d'altri" scritto da Susanne Bier e Anders Thomas Jensen

Produzione: COLUMBIA PICTURES, RELATIVITY MEDIA, Michael De Luca Productions

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION - DVD: 01 DISTRIBUTION HOME VIDEO (2010)

Data uscita: 2009-12-23

TRAILER
NOTE
- REMAKE DEL FILM "NON DESIDERARE LA DONNA D'ALTRI" (2004) DI SUSANNE BIER.

- CANDIDATO AL GOLDEN GLOBE 2010 PER: MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA DI FILM DRAMMATICO (TOBEY MAGUIRE) E CANZONE ORIGINALE.
CRITICA
"Giocato su due tavoli, gli interni spaesati di un gruppo sconvolto dalla guerra e gli esterni arsi con i perfidi talebani in azione, il film - non natalizio, ma altamente consigliabile nel panorama di queste feste - riesce ad esprimere i disagi pubblici attraverso quelli privati e viceversa. Uno scontro fisico, psicologico, familiar-sessuale, ma con un pizzico d'antica rivalità classica da dramma americano alla O' Neill. Il bel personaggio del padre, crocicchio di rimorsi e di rancori è sviluppato rispetto al primo film della Bier di cui conserva l'azzeccata idea di ribaltare come in uno specchio i legami di affetto, modificando anche i cromosomi caratteriali. Attori dediti alla causa, bravi e sintonizzati alla redenzione e al perdono: Tobey Maguire esce dalla corazza di Spider-Man che lo rese famoso ed affronta un ragazzo vero; Jake Gyllenhaal ha la matrice delle nevrosi americane e Natalie Portman si destreggia come quasi solo lei sa fare fin dai tempi di 'Closer'". (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 24 dicembre 2009)

"Un melodramma sul classico tema del reducismo, irrobustito dalla prestazione tutta carne & sangue degli attori principali. Con 'Brothers' l'irlandese Jim Sheridan ('Nel nome del padre') non si limita a puntare il dito contro i danni collaterali prodotti dalla guerra, ma indaga sui tortuosi rapporti che possono crearsi all'interno di un nucleo familiare. (...) Convenzionale e prevedibile, il film acquista spessore grazie alla superba credibilità di tre giovani star come Maguire, Portman e Gyllenhaal." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 24 dicembre 2009)

"Su una dinamica e un tipo di drammaturgia che non sono proprio freschissime (ricordate Arthur Miller?), il regista di 'Nel nome del padre' e di 'Il mio piede sinistro' imbastisce un film convenzionale ma anche robusto." (Paolo D'agostini, 'la Repubblica', 23 dicembre 2009)

"La parte bellica è stereotipata, pretesto per dire che non è più tempo di eroi, come nel 'Cacciatore'. Spettacolarità in meno." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 24 dicembre 2009)