Boom

ITALIA 1998
"Il figlio di Pelè". Dante Lombardozzi, maniaco di calcio, vorrebbe che l'unico figlio maschio, diventasse un grande campione e già lo vede in campo con la maglia della Roma. Ma il ragazzino è più attratto da libri e letteratura e, in una partita al campeggio contro i tedeschi, sbaglia il rigore decisivo. Dante allora, per farsi perdonare, si impegna a prendere la licenza media, la ottiene e, da quel momento, con gli amici del bar continua sì a vantare le doti del figlio ma per quello che è, nel campo letterario invece che in quello di calcio.

"Il figlio di Villa". Sandrino, che lavora in un ristorante di proprietà del futuro suocero, ha una voce potente che ricorda quella del 'reuccio'. Nel tentativo di fare qualche spettacolo, viene scritturato da un losco impresario e cacciato proprio prima dell'esibizione. Quando finalmente si sposa con Lucia, nell'albergo del viaggio di nozze accetta di cantare e, finalmente, si esibisce con successo.

"Il figlio di Maciste". Aurelio si esibisce in strada per i turisti nelle vesti di antico romano. Gloria, la fidanzata, lo rimprovera ma lui sembra non essere in grado di fare altro. La reticenza della madre a poco a poco viene meno: 36 anni prima, lei, comparsa nei filmoni kolossal, aveva avuto una breve storia con un attore americano divo del filone mitologico. Aurelio allora va ad Hollywood a cercare il padre e lo trova a fare il cuoco in un ristorante. Tornano insieme in Italia, lui viene accolto a casa e, poco dopo, aprono un ristorante tibetano altrettanto fasullo come i film di una volta.
SCHEDA FILM

Regia: Andrea Zaccariello

Attori: Piero Natoli - Dante ("Il figlio di Pelè", Tiziana Pini - Bice ("Il figlio di Pelè", Denis Zamponi - Francesco ("Il figlio di Pelè", Thomas Raabe - Tedesco ("Il figlio di Pelè", Gianni Anzellotti - Sesicca ("Il figlio di Pelè", Franco Fabbroni - Vignoli ("Il figlio di Pelè", Mario Gigantini - Mordini ("Il figlio di Pelè", Monica Guazzini - La maestra ("Il figlio di Pelè", Vincenzo Merolla - Nardulli ("Il figlio di Pelè", Stefano Natale - Sontrini ("Il figlio di Pelè", Piero Patino - Professore ("Il figlio di Pelè", Corrado Scalia - Ceccarelli ("Il figlio di Pelè", Alessandro Di Carlo - Sandrino ("Il figlio di Claudio Villa", Serena Bonanno - Rosetta ("Il figlio di Claudio Villa", Pietro Ghislandi - Fiordemirtillo ("Il figlio di Claudio Villa", Irma Capece Minutolo - Marisa ("Il figlio di Claudio Villa", Franco Diogene - Foluso ("Il figlio di Claudio Villa", Francesco Guzzo - Talamo ("Il figlio di Claudio Villa", Rossella Seno - Priscilla ("Il figlio di Claudio Villa", Pierino Bertone - Picchiapò ("Il figlio di Claudio Villa", Pier Maria Cecchini - Aurelio ("Il figlio di Maciste", Ilaria Occhini - Elide, madre di Aurelio ("Il figlio di Maciste", Sonia Tozzi - Elide da ragazza ("Il figlio di Maciste", Eliana Miglio - Gloria ("Il figlio di Maciste", Brad Harris - Gordon Steele ("Il figlio di Maciste", Christopher Ahrens - Gordon da giovane ("Il figlio di Maciste", Andrea Muzzi - Gigi ("Il figlio di Maciste", Sergio Ammirata - Un vigile ("Il figlio di Maciste", Gabriele Vorzillo - Nespola ("Il figlio di Maciste", Mario Grossi - Giovanna ("Il figlio di Maciste", Giovanna Biasetti - Amica americana ("Il figlio di Maciste", Flavio Capparucci - Flavio ("Il figlio di Maciste", Francesco Gargia - Aldo ("Il figlio di Maciste"

Soggetto: Mauro Mortaroli, Andrea Zaccariello, Rodolfo Laganà

Sceneggiatura: Age , Erminio Perocco, Mauro Mortaroli, Andrea Zaccariello

Fotografia: Massimo Pau

Musiche: Giovanni Luisi

Montaggio: Alessandro Cerquetti

Scenografia: Luca Merlini

Arredamento: Chiara Balducci

Costumi: Alfonsina Lettieri

Effetti: Massimo Nespoli

Durata: 92

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: FRANCESCO BRUTI, MASSIMO MARTINO E VASCO VALERIO PER MEDUSA FILM, IN COLLABORAZIONE CON TELE+

Distribuzione: MEDUSA FILM (1999)

Episodi: Il figlio di Pelè - Il figlio di Claudio Villa - Il figlio di Maciste

CRITICA
"Tre episodi per ricostruire gli anni Sessanta, e uno su tutti gli altri: 'Il figlio di Maciste', che riscopre il grande Brad Harris e dimostra come tutti i miti su quel periodo siano da rivedere. Ogni tanto ci si diverte: forse le ambizioni erano troppe". (Stefano Della Casa, 'Annuario del cinema italiano 1999/2000')