Bocche cucite

ITALIA 1968
La polizia ritrova, accanto a un cavalcavia, il cadavere di Totonno La Manna, un siciliano emigrato al nord con la madre, i fratelli Carmelo, Francesco e Rocco e il cognato Salvatore Torchiello. L'uomo è stato fatto uccidere, per mano di un sicario venuto da Ginevra, dagli altri membri della famiglia, che l'hanno così punito per avere sedotto la moglie di Carmelo, Consolata, e tentato d'avviarla alla prostituzione; ma sia il marito della donna - che si trova in prigione - sia la polizia, che ha interrogato invano i parenti dell'ucciso, ignorano la verità. Considerata ormai come una donna senza onore, Consolata è intanto costretta a concedersi, a turno, ai fratelli e al cognato di Carmelo, finché un giorno, durante una visita al marito, costei gli confessa i fatti accaduti in sua assenza. In seguito a un litigio scoppiato in carcere, Carmelo viene assegnato a un'altra prigione. Durante il trasferimento gli agenti acconsentono a una deviazione, per permettergli di rivedere la madre, ma Carmelo, sfuggito alla loro sorveglianza, raggiunge Rocco e lo uccide. Compiuta la vendetta, si toglie a sua volta la vita.
SCHEDA FILM

Regia: Pino Tosini

Attori: Lou Castel - Carmelo La Manno, Carla Romanelli - Consolata, Rosalina Neri - Moira, Pier Paolo Capponi - Francesco, Mirella Pamphili, Michel Boule', Roland Carey - Rocco, Elsa Boni, Lucia Lombardi, Lisa Luchetti, Bruno Boschetti, Paola Penni, Pierluigi Piro, Giancarlo Prete, Enzo Sancrotti, Jean Valmont - Salvatore Torchiello, Lidya Jurakic

Soggetto: Pino Tosini

Sceneggiatura: Pino Tosini, Catherine Varlin, Walter Alberti

Fotografia: Lamberto Caimi

Musiche: Teo Usuelli

Montaggio: Otello Colangeli

Altri titoli:

Fino a spaccarti il cuore

Durata: 84

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Produzione: UNITED PICTURES (ROMA) SOFRACIMA (PARIS)

Distribuzione: INDIPENDENTI REGIONALI

CRITICA
"La banalità dell'intreccio e le manchevolezze della sceneggiatura, rese più ebidenti da una regia sciatta ed eelementare, fanno di questo film uno spettacolo estremamente modesto." ('Segnalazioni Cinematografiche", vol. 69)