Blue My Mind - Il Segreto dei miei Anni

3/5
Storia mai scontata per l'esordio di Lisa Brühlmann, l'inadeguatezza di una 15enne che non riesce a ritrovarsi in una nuova realtà

Leggi la recensione

SVIZZERA 2017
Poco prima delle vacanze estive, la quindicenne Mia si trasferisce con i genitori nei sobborghi di Zurigo. La ragazza da tempo si sente distante dai suoi genitori e ha il dubbio di essere stata adottata, ma alla sua domanda la madre non risponde, offesa alla sola idea. Anche il suo corpo di adolescente sta subendo delle trasformazioni che la ragazza non vuole accettare. Per alleviare la sua disperazione Mia cerca di distrarsi con il sesso e la droga, ma la natura è più potente. La trasformazione di Mia avanza inesorabilmente facendo emergere l'essere che ha dormito dentro di lei per anni, che sta prendendo il sopravvento.
SCHEDA FILM

Regia: Lisa Brühlmann

Attori: Luna Wedler - Mia, Zoë Pastelle Holthuizen - Gianna, Regula Grauwiller - Gabriela, Georg Scharegg - Michael

Sceneggiatura: Lisa Brühlmann

Fotografia: Gabriel Lobos

Musiche: Thomas Kuratli

Montaggio: Noëmi Preiswerk

Scenografia: Marlen Grassinger

Costumi: Laura Locher

Effetti: Klaus Krall

Durata: 97

Colore: C

Genere: DRAMMATICO FANTASY

Specifiche tecniche: DCP

Produzione: TELLFILM GMBH, ZÜRCHER HOCHSCHULE DER KÜNSTE ZHDK, SCHWEIZER RADIO UND FERNSEHEN, SRG SSR

Distribuzione: WANTED

Data uscita: 2019-06-13

TRAILER
NOTE
- PREMIO CAMERA D'ORO ALICE/TAODUE ALLA XV EDIZIONE DI 'ALICE NELLA CITTÀ' (2017), SEZIONE AUTONOMA E PARALLELA DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA, NELLA SEZIONE 'ALICE|PANORAMA'.
CRITICA
"(...) Un film molto particolare, che racconta la fase della pubertà attraverso una metafora cinematografica, perfetta per far capire i turbamenti davanti a un periodo così delicato. Bravissima la protagonista." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 13 giugno 2019)

"Esordio nel lungometraggio della regista svizzera Lisa Bruhlmann, 'Blue my mind' è un film di formazione al confine tra realismo e 'fantastico' (nel senso che introduce un elemento assurdo in un contesto noto). (...) Un film dalle grandi ambizioni, attuate solo in parte e che ti lasciano con un senso di appetito insaziato. Dopo la prima impressione, la metamorfosi di Mia (...), metafora trasparente della trasformazione dara gazzina a donna, non è sufficiente. Se l'estetica delle immagini è raffinata, i personaggi mancano di spessore e, ad alcuni, potrebbero risultare sgradevoli." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 13 giugno 2019)

"(...) Piacerà. Per il soggetto (ardita rielaborazione di un mito). E per Luna Weidler che (ci possiamo scommettere) è già pronta per una carriera internazionale. Alla quale certo aspira la regista Lisa Bruhlmann. Tanti auguri. Può farla la svizzerotta. A patto che impari a non mettere troppa carne al fuoco (qui la mette e guasta spesso la favola)." (Giorgio Carbone, 'Libero Quotidiano', 13 giugno 2019)