Blue Crush

USA 2002
Anne Marie sogna da una vita di partecipare alla famosa gara di surf che si disputa alle Hawai sulla North Shore di Ohau, Il Pipe Master, ma è soffocata dai suoi timori. Il suo sport preferito, infatti, è stato sempre dominio incontrastato degli uomini. Con grande tenacia, però, Anne Marie, ogni mattina si alza molto presto per andare ad allenarsi mentre per mantenersi le sue amiche, Eden e Lena, fanno le cameriere in un hotel di lusso. Quando arriva a Ohau una squadra di giocatori professionisti di football, ricchi ma di modi piuttosto rudi, Anne Marie si innamora perdutamente del quaterback Matt Tollman e deve scegliere tra diventare una moglie trofeo o vincere lei stessa un trofeo. La sua determinazione però la fa resistere e il giorno del Pipe Master Matt, che - da sportivo - capisce la sua passione, sarà lì ad assistere alla sua gara insieme alle sue amiche.
SCHEDA FILM

Regia: John Stockwell

Attori: Kate Bosworth - Anne Marie, Michelle Rodriguez - Eden, Matthew Davis - Matt, Sanoe Lake - Lena, Mika Boorem - Penny, Chris Taloa - Drew, Kala Alexander - Kala, Ruben Tejada - Jj, Kaupena Miranda - Kaupena, Asa Aquino - Asa, George Veikoso - Fiji, Faizon Love - Leslie

Soggetto: Susan Orlean - articolo, Lizzy Weiss - racconto

Sceneggiatura: John Stockwell, Lizzy Weiss

Fotografia: David Hennings

Musiche: Paul Haslinger

Montaggio: Emma E. Hickox

Scenografia: Tom Meyer

Costumi: Susan Matheson

Effetti: Thad Beier, Bruno Vilela, G. Bruno Stempel, Jon Farhat, Hammerhead Productions, Custom Film Effects, Composite Image Systems (CIS), Illusion Arts Inc.

Durata: 102

Colore: C

Genere: AVVENTURA ROMANTICO

Tratto da: articolo 'Surf Girls of Maui' di Susan Orlean pubblicato su "Outside Magazine"; racconto di Lizzy Weiss

Produzione: UNIVERSAL PICTURES, IMAGINE ENTERTAINMENT

Distribuzione: UIP (2003)

Data uscita: 2003-05-30

NOTE
- GIRATO INTERAMENTE ALLE HAWAII.
CRITICA
"Lanciato (si fa per dire) come una sorta di 'Mercoledì da leoni' al femminile, questo piccolo prodotto va evitato da tutti quelli che amarono l'epopea struggente e machista di Milius. Qui personaggi non hanno nessun doppio fondo, i conflitti sono teleguidati da una sceneggiatura inzeppata, niente ha vero interesse. L'unica cosa interessante sarebbe potuta essere la descrizione delle 'Hawaii dei poveri', che ruotano intorno al mondo dei turisti. Ma la regia cerca di mostrare i muscoli fin dall'inizio, e annega comicamente proprio nelle sequenze che si volevano più spettacolari, quelle delle grandi onde: tutte accelerate al computer, truccate al montaggio, sono l'esempio di come non si gira una sequenza d'azione". (Emiliano Morreale, 'Film Tv', 10 giugno 2003)