Bidoni

ITALIA 1995
Un giornalista ecologista, Giuseppe, che divide il suo appartamento con Riccardo, carabiniere di leva, lavora a Reteblu, un'emittente televisiva, insieme alla ex moglie Giuliana, che fa la montatrice. Per caso ha modo di conoscere Sandra, l'inquilina del piano di sotto, che ha visto in televisione un servizio sulla nave Pandora e sui rifiuti tossici da essa scaricati abusivamente al largo della Turchia, per i quali la Nautilus, la società per cui lavora come segretaria e della quale è proprietario occulto Pasquale Giulivi, ha incassato cospicui fondi illegali. Un dischetto con i dati compromettenti è stato occultato su ordine di Giulivi, Sottosegretario all'ambiente, dal suo ragioniere Marenghi, ma costui viene spiato da Sandra, che avendo conosciuto Giuseppe, a sua volta preoccupato perché Giulivi vuole acquistare la rete televisiva dove lavora e lo ha visto litigare con la donna, finisce per accettare un suo invito a cena, andarci a letto e confessargli la verità. Giuseppe, con la divisa di Riccardo, recupera il dischetto che però finisce nella fodera della divisa dell'ignaro carabiniere, che infine lo trova. Per riaverlo, dopo tentativi rocamboleschi, Sandra si concede anche a lui, e scoperto il numero del conto in una banca svizzera della società, va a prelevare cinque miliardi. Frattanto Riccardo, che ha problemi con la sorella maggiore Simona, omosessuale, venuta a trovarlo, ha fatto copia del dischetto e Giuseppe decide di preparare un servizio televisivo di denuncia per incastrare Giulivi. Frattanto Marenghi viene trovato assassinato in casa di Sandra e costei, insieme a Giuseppe e Riccardo, dopo essersi barricata in casa per difendersi dagli uomini di Giulivi, tenta di fuggire. Ma Riccardo e Sandra vengono sequestrati e portati via in un'automobile: Giuseppe li insegue col furgone di Giuliana che ha fatto amicizia con Simona e sta andando in vacanza. Con uno stratagemma Riccardo fa intervenire una pattuglia di carabinieri amici e riesce così a liberarsi con Sandra. Alla notizia che Giulivi ha affossato tutto ed ha comprato comunque la rete televisiva, Sandra, unitamente a Giuseppe, Riccardo ed altri amici, con i soldi in Svizzera compra un'imbarcazione con la quale cercare i bidoni di scorie sulle coste turche.
SCHEDA FILM

Regia: Felice Farina

Attori: Angela Finocchiaro - Sandra, Giuseppe Cederna - Giuseppe, Daniele Liotti - Riccardo, Gioele Dix - Pasquale Giulivi, Ottavia Piccolo - Simona, Nicola Di Pinto - Marenghi, Patrizia Piccinini - Giuliana, Anna Melato - Giudice Faccini, Stefano Sarcinelli - Nicolò, Angelo Orlando - De Lucia, Victor Cavallo - Fausto, Cristiana Liguori - La redattrice, Cesare Apolito - Il redattore, Mirco Moscatelli - Andrea, Umberto Contarello - Garrone, Massimo De Lorenzo - L'operaio della lavatrice, Roberta Petrelluzzi - Se stessa, Raffaele Vannoli - L'operaio della lavatrice, Enrico Magrelli - Se stesso

Soggetto: Felice Farina, Eleonora Fiorini

Sceneggiatura: Felice Farina, Eleonora Fiorini, Rossella Lamina - collaborazione

Fotografia: Alessandro Pesci

Musiche: Tommaso Vittorini

Montaggio: Roberto Schiavone

Scenografia: Giancarlo Aymerich

Arredamento: Marta Zani

Costumi: Cinzia Lucchetti

Seconda unità: Lorenzo Adorisio - fotografia

Durata: 95

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Produzione: MAURIZIO TINI E TORE SANTORELLI PER COMPACT, IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO LUCE

Distribuzione: ISTITUTO LUCE

NOTE
- IL FILM E' STATO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO SPETTACOLO.

- VINCITORE DEL CIAK D'ORO SPECIALE ALLA MOSTRA CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 1995.
CRITICA
"Peccato che 'Bidoni' sia stilisticamente irrisolto, dispersivo, sgomento. Nelle parti più 'svitate', quelle in stile screwball (poco sperimentate da noi), Farina è bravissimo a risaltare le inquadrature, a praticare un montaggio serrato e a 'giocare' con la realtà, ma altrove la sceneggiatura si smarrisce, sciupa personaggi tirandoli via (per esempio Ottavia Piccolo, pleonastica e sciupata), congegna un finale un po' troppo impostato e accomodante. Bene la Finocchiaro, più scontato Cederna che, film dopo film, non si scrolla di dosso il suo personaggio-stereotipo di post-settantesimo spaesato e inappagato. (Fabio Bo, 'Il Massaggero', 21 settembre 1995)