Belle epoque

SPAGNA 1992
Nel 1931, in Spagna, nel disordine generale conseguito alla caduta della monarchia, Fernando, un giovane disertore, fugge attraverso i campi. A un certo punto incontra Manolo un anziano pittore solitario, che vive appartato, con abitudini frugali. Il giovane viene accolto con spontanea cordialità e i due diventano amici. Quando però stanno per arrivare da Madrid le quattro figlie di Manolo, Clara, Violeta, Rocìo e Luz, per trascorrere una breve vacanza col padre, Fernando deve lasciare l'amico. Se non che alla stazione, proprio mentre sta per salire in treno, Fernando incontra le quattro ragazze, e ci ripensa: resterà ospite di Manolo e si sbriglierà in una serie di avventure amorose, passando senza scrupoli dall'una all'altra delle quattro donne - col beneplacido del genitore - fino alle nozze con una di loro. Ricorderà quell'estate di libertinaggio consentito come la sua "belle époque".
SCHEDA FILM

Regia: Fernando Trueba

Attori: Fernando Fernán Gómez - Manolo, Jorge Sanz - Fernando, Ariadna Gil - Violeta, Maribel Verdú - Rocio, Miriam Díaz Aroca - Clara, Penélope Cruz - Luz, Chus Lampreave - Dona Asun, Michel Galabru - Danglard, Mary Carmen Ramirez - Amalia, Gabino Diego - Juanito, Agustín González - Don Luis

Soggetto: Fernando Trueba, Rafael Azcona, José Luis García Sánchez

Sceneggiatura: Fernando Trueba, Rafael Azcona, José Luis García Sánchez

Fotografia: José Luis Alcaine

Musiche: Antoine Duhamel

Montaggio: Carmen Frías

Scenografia: Juan Botella

Costumi: Lala Huete

Effetti: Filipe Cardoso

Altri titoli:

The Age of Beauty

Durata: 110

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: SCOPE A COLORE

Produzione: F. TRUEBA - ANDRES VINCENTE GOMEZ - LOLA FILMS - ANIMATOGRAFO PROD. LDA, SPAGNA, PORTOGALLO

Distribuzione: LUCKY RED (1993) - IBEROAMERICANA FILMS (SPAGNA) - T.C. FOX HOME ENTERTAINMENT

NOTE
- SUONO: GEORGES PRAT.

- PREMIO OSCAR 1993 AL MIGLIOR FILM STRANIERO.
CRITICA
"Da Trueba, ex critico di "El Pais" più volte segnalatosi nei festival internazionali (a partire dalla sua 'Opera prima' di nome e di fatto in programma a Venezia nel 1980), ci si poteva aspettare un film meno manieristico e inconsistente."(Alessandra Levantesi, La Stampa).
" Il concentrato degli attori è a suo modo perfetto, con accentuate componenti buffe. Le voci delle quattro fanciulle in fiore sono fra loro complementari e tutte molto intonate e brillanti." (Maurizio Porro, Il Corriere della sera).
" Picaresco e truffaldino, disputando d'amore, politica e religione, burlandosi di santi, fanti e amanti, in compagnia d'un affiatato manipolo di attori della nuova ondata (la 'Nueva ola') premiatissimi in patria, che sembrano divertirsi un mondo a spagnoleggiare, a stupirsi, e ad agitarsi." (Fabio Bo, Il Messaggero)